Avezzano. “In riferimento alle maggiorazioni turno, il confronto sarà finalizzato al mantenimento dei
livelli salariali al 30 settembre 2024”. Hanno dichiarato Antonello Tangredi (Fim – Cisl), Elvira De Sanctis (Fiom – Cgil), Michele Paliani (Uilm – Uil) e le rsu di stabilimento.
“Questo è quanto è stato sottoscritto il 27 novembre 2024 da azienda e delegazione sindacale sul
punto del salario perso nel passaggio dal turno a 12 ore a quello a 8 ore. Invece nell’incontro odierno l’azienda ha messo sul tavolo la seguente proposta perentoria: il gettone di presenza del turno a 12 ore verrebbe restituito, riparametrato, con un equivalente nuovo istituto sul turno da 8 ore per un importo mensile, equivalente, pari a circa 90 euro al mese; le maggiorazioni verrebbero pagate nelle giornate di lavoro effettivamente prestate o
“coperte” da indennità a carico degli enti statali ma non riconosciute in tutti gli altri casi (istituti a completo carico aziendale). Al momento le maggiorazioni sono pagate secondo un’interpretazione restrittiva del CCNL.
Proposta irricevibile, che sottintende deroghe al CCNL che andrebbero a intaccare diritti acquisiti e a peggiorare la situazione salariale delle lavoratrici e dei lavoratori di LFoundry. Dopo la recente sottoscrizione dell’accordo sulla formazione che, se venisse finanziata dalla Regione porterebbe risorse economiche nelle casse dell’azienda sotto forma di risparmio sui contributi aziendali per CIGO, questo atteggiamento aziendale, oltre che scorretto risulta anche stupefacente! È evidente a chiunque che il mix di strumenti messi in campo ha creato tutte le condizioni per traghettare i mesi difficili che abbiamo davanti con l’obiettivo sia di adeguare le competenze sia di tutelare i salari.
Ricordiamo che, in occasione dei meeting con tutta la popolazione aziendale, la dirigenza stessa aveva garantito saldo zero nel passaggio da un turno all’altro. Oggi invece dobbiamo prendere atto del fatto che secondo l’azienda il suo piano industriale, che per noi continua a essere opaco al punto da indurci a richiedere attenzione Istituzionale, trova una fonte significativa di finanziamento tra soldi pubblici e “contributo” di lavoratrici e lavoratori attraverso un obolo da scontare sullo stipendio. Se l’azienda si dimostra inaffidabile anche su questi temi, cambiando continuamente posizione, cosa ci dobbiamo aspettare sulla realizzazione del piano industriale?
Nei prossimi giorni sono indette le assemblee dei lavoratori secondo il seguente calendario:
lunedì 24 marzo 2025: dalle 21:00 alle 22:00 e dalle 22:00 alle 23:00;
giovedì 27 marzo 2025: dalle 13 :00 alle 14:00, dalle 21:00 alle 22:00, dalle 22:00 alle 23:00”.