Vasto. Tracce di legionella, seppur con valori alterati di bassa entità, sono stati individuati nel corso di verifiche eseguite sull’impianto idrico dell’ospedale di Vasto. Dei 12 campionamenti effettuati su 6 è stata riscontrata “la presenza in quantità modeste del microrganismo, che spiega in un comunicato la Asl LancianoVastoChieti prolifera e si concentra in impianti idrici dove c’è ristagno con temperature tra 32 e 45, ragione che ne spiega la presenza in alcuni rubinetti di bagni poco utilizzati”. I prelievi sono stati eseguiti dall’Arta a seguito di una segnalazione del Dipartimento Prevenzione della stessa Asl fatta dopo il decesso, avvenuto tempo fa, di un uomo che era stato ricoverato per mezza giornata nel reparto Malattie Infettive del nosocomio vastese, dove era giunto in condizioni assai critiche per una broncopolmonite e altre patologie di tipo immunitario. Il malato, venuto a mancare poche ore dopo il ricovero, era risultato positivo alla legionella. La Asl ribadisce che “non c’è correlazione tra questo caso e la parziale positività riscontrata nei campionamenti dell’acqua, ma saranno in ogni caso seguite tutte le procedure previste dalle linee guida in materia di legionellosi”. La Asl sottolinea che tutto ciò “non desta preoccupazioni” e “sono state adottate tutte le misure del caso, secondo un doppio percorso: tecnico, secondo modalità previste dalle linee guida nazionali sulla legionellosi, e clinico, che prevede adozione di comportamenti precauzionali da parte del personale”.
La legionella non viene trasmessa per contatto o contagio diretto, ma per inalazione, e colpisce alcune categorie di persone: gli individui compromessi sotto il profilo immunitario, come i malati di cancro, i tossicodipendenti, ma anche gli anziani e quanti sono affetti da patologie polmonari croniche. “L’ospedale di Vasto dispone di un impianto di sanificazione continua che utilizza perossido di idrogeno e ioni argento spiega il Gruppo tecnico aziendale che si è riunito questa mattina pertanto l’alterazione dei valori presumibilmente è dovuta a un ristagno d’acqua nei rubinetti poco utilizzati,che facilita la proliferazione della legionella. Inoltre i campioni risultati positivi hanno espresso una contaminazione contenuta”.