L’Aquila. “Giuseppe Di Pangrazio forse non ricorda che fu proprio il suo candidato presidente di regione Luciano D’Alfonso, nel 2014, a dichiarare che la legge elettorale andasse cambiata a inizio legislatura e non alla fine. La debole motivazione sostenuta da Di Pangrazio e’ smentita dai risultati elettorali del 2014. Infatti, il ‘tripolarismo’ che lui identifica come causa della modifica in discussione oggi, era gia’ presente nel 2014 quando il M5S si insedio’ in Regione Abruzzo con oltre il 21% dei voti”. A parlare e’ Sara Marcozzi, consigliere regionale pentastellata. “Un risultato ben piu’ ampio delle singole liste che oggi siedono sui banchi della maggioranza. Invece di difendere l’indifendibile – prosegue – la dicano tutta: stanno provando a raccattare qualche poltrona, poiche’ gia’ sentono sulle spalle il peso di una legislatura fallimentare che ha fatto scendere il centro sinistra abruzzese ai minimi storici. Stanno cercando di modificare e ampliare i termini e le condizioni per far candidare chi oggi e’ incandidabile. Il M5S sta contrastando con ogni mezzo questa vergogna finale dal momento che e’ lo stesso Statuto, all’art 14, a sancire il divieto di apportare modifiche alla legge elettorale nei 6 mesi antecedenti la scadenza della legislatura”, conclude Sara Marcozzi.