L’Aquila. “Proponiamo l’istituzione di un osservatorio per la legge 194 in Abruzzo o almeno la costituzione di un tavolo di confronto tra politica, associazioni, ordini professionali, Commissioni Pari Opportunità del territorio, così da recepire istanze, richieste, proposte operative per fare sì che un diritto sancito per legge sia realmente garantito nel nostro territorio. Ci impegniamo in questo senso”, questa la proposta, per conto del Partito Democratico regionale, della presidente Manola Di Pasquale, a fronte dell’allarme che emerge da dati che evidenziano come la legge sull’interruzione di gravidanza incontri in Abruzzo fortissime difficoltà di applicazione.
L’Abruzzo risulta essere infatti una delle regioni con tassi record riguardo il numero dei medici obiettori: l’84% dei ginecologi non effettua interruzione di gravidanza e sono solo 5 sono i presidi in cui la si pratica. Solo in tre strutture si somministra la pillola abortiva e sono esclusi i consultori.
“Consultori – conclude Di Pasquale – che devono invece essere maggiormente coinvolti, occorre aumentare i fondi e il personale qualificato a loro disposizione così che siano messi nelle condizioni di offrire servizi qualificati di assistenza alle famiglie, ai giovani e alle donne che devono affrontare gravidanze non desiderate. Occorre insomma, in una regione laica, che le donne e le giovani possano vedere attuato il loro diritto alla interruzione della gravidanza consapevole come previsto dalla legge”.