L’Aquila. “La Lega è un partito in salute, coeso e in forte crescita e che ha un ruolo guida nel governo di centrodestra della Regione Abruzzo che gli abruzzesi hanno riconfermato per la prima volta nella storia dell’Ente regionale. Tutto ciò avendo già in un certo senso pagato il conto con le polemiche, gli abbandoni e gli scossoni nella passata legislatura. In particolare, nell’ambito del rilancio complessivo sostenuto dal nuovo corso costituito dall’avvento del nuovo coordinatore, Vincenzo D’Incecco, siamo impegnati a lavorare a testa bassa, tutti insieme e con obiettivi chiari, concreti, sostenibili e fedeli all’impostazione che ha da sempre caratterizzato la azione politica del nostro leader, Matteo Salvini, che abbiamo applaudito a Firenze nel congresso che ha visto la sua conferma alla segreteria. In questo quadro, le ricostruzioni di correnti che si contrappongono, non rispondono al vero: al nostro interno c’è una dialettica costruttiva e virtuosa”.
Lo ha detto il vice coordinatore regionale abruzzese della Lega, Sabrina Bocchino, ex consigliere regionale, smentendo le analisi di divisioni e spaccature interne al Carroccio fatte da alcuni organi di informazione.
“La Lega è in prima linea sulle problematiche più impattanti per la collettività abruzzese, a partire delle misure per il rientro dal deficit della sanità, nell’ambito delle quali stiamo dettando la linea, abbiamo ottenuto il ridimensionamento degli aumenti delle aliquote della addizionale Irpef a scaglioni di reddito che tagliano fuori dal prelievo oltre 700mila abruzzesi, tra cui le classi meno abbienti, e chiesto con forza la riforma strutturale in tempi stretti, per azzerare il debito e migliorare i servizi – ha continuato Bocchino -. Le nostre proposte in ogni settore per il salto di qualità definitivo del nostro sistema, sicuramente, non possono prescindere dall’attuale scenario internazionale, forse, uno dei momenti più delicati della storia, per cui sono innegabili le difficoltà. Ma il centrodestra guidato da Marco Marsilio, che tanti risultati concreti ha già raggiunto, uscirà vincitore da questa ulteriore sfida”.
Tornando alla Lega, Bocchino, che è anche commissario di Teramo, ha sottolineato che “è vero il ridimensionamento della Lega, altrettanto vero l’esiguo numero di consiglieri eletti alle elezioni regionali di un anno fa, ma mi preme sottolineare come stiamo lavorando sulle province rimaste orfane di rappresentanti in Consiglio regionale perché c’è vita politica anche su Chieti e Teramo, quindi, mi permetto di dissentire dalle ricostruzioni di alcuni media abruzzesi”.
Secondo il numero due della Lega in Abruzzo, che ha partecipato di diritto come delegato al congresso federale di Firenze in qualità di commissario provinciale di Teramo, nomina dello scorso anno ma ratificata solo successivamente dal nuovo segretario D’Incecco, “i personalismi non sono forieri di buoni risultati e, facendo tesoro delle scelte sbagliate del passato, siamo pronti e maturi per mettere a terra un’azione corale su tutti i territori per iniettare nuova linfa partendo dall’ascolto dei nostri tesserati ma anche dei cittadini e di coloro, e sono tanti, che si stanno avvicinando al nostro progetto”.
“Al nostro interno siamo coscienti, e la realtà in questo senso è chiara, che non ci sono correnti che si fanno la guerra, ma differenti vedute, ad esempio tra la dirigenza aquilana e quella pescarese, che non mineranno la stabilità del Carroccio in Abruzzo. Sono certa che il segretario D’Incecco avrà rispetto della genesi politica dei territori nella composizione delle liste a partire dalla prossima tornata elettorale”, ha concluso Bocchino.