L’Aquila. “La decisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di accentrare tutte le funzioni dirigenziali, declassando la sede dell’Aquila a semplice sezione territoriale, rappresenta un grave errore strategico e un duro colpo per l’intero territorio aquilano” affermano FP Cgil, Uil PA, Unsa/Confsal e Usb PI.
“L’Aquila è l’unico capoluogo di Regione d’Italia a non vedersi riconosciuto un Ufficio Agenzia Dogane e Monopoli (UADM) di livello dirigenziale: una scelta che penalizza lavoratori, imprese e cittadini, costretti a rivolgersi altrove per ogni pratica e autorizzazione” proseguono i rappresentanti delle sigle sindacali.
“Con questa riorganizzazione si mortificano lavoratrici e lavoratori, frammentati in tre uffici diversi – due dipendenti da Roma e uno da Pescara – si svuotano di funzioni le istituzioni locali e si indebolisce un capoluogo che sta ancora ricostruendo il proprio tessuto economico e sociale” sottolineano FP Cgil, Uil PA, Unsa/Confsal e Usb PI.
“Abbiamo pertanto proclamato lo stato di agitazione del personale dell’Ufficio ADM dell’Aquila e chiesto al Prefetto di attivare la procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla legge” rimarcano le organizzazioni sindacali.
“Domani, 6 novembre, alla presenza del Prefetto, chiederemo che l’Agenzia riveda le proprie scelte e che le istituzioni locali e regionali facciano fronte comune per garantire a L’Aquila il ruolo che le spetta, istituendo un UADM territoriale che valorizzi competenze e professionalità già presenti” aggiungono i rappresentanti delle sigle.
“A sostegno delle nostre richieste, davanti alla Prefettura si terrà un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori delle Dogane e dei Monopoli de L’Aquila” concludono FP Cgil, Uil PA, Unsa/Confsal e Usb PI.



