Pescara. Un modello innovativo ed efficace di sviluppo sostenibile da applicare alle aree interne per tutelarne la biodiversità e preservare l’enorme patrimonio naturale, puntando sulla centralità dell’agricoltura per uno sviluppo equo e stabile. La definizione di strategie condivise per rendere competitive le attività agricole tramite lo stanziamento di fondi destinati a settori strategici di un settore sempre più centrale per uno sviluppo equo e stabile del territorio.
L’individuazione di percorsi sinergici tra le istituzioni del territorio al fine di fornire un sostegno più mirato alle aziende di piccole dimensioni. Sono solo alcuni dei temi che saranno al centro del dibattito in occasione del convegno “Le ricadute della PAC 2023-27: sostenibilità e aree interne” che si terrà domani dalle ore 16:00 presso la sala “E. Camplone” della Camera di Commercio di Pescara.
Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, il presidente dell’ISMEA Angelo Frascarelli, la direttrice del Dipartimento regionale Agricoltura Elena Sico e i presidenti della Copagri nazionale Tommaso Battista e regionale Leo Spina.
“L’ente regionale – dichiara il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura – è particolarmente sensibile alle esigenze delle aziende che intendono impiantare la loro attività nelle aree interne che rappresentano un patrimonio unico di biodiversità. I fondi stanziati e quelli che saranno erogati nei prossimi anni – continua Imprudente – rappresentano un argine contro lo spopolamento, il rischio idrogeologico e l’erosione dei suoli. Dobbiamo continuare sulla strada dello sviluppo sostenibile – conclude il vice presidente – rafforzando ulteriormente la sinergia tra enti territoriali per promuovere la straordinarietà della nostra terra che ha peculiarità uniche come i tre Parchi nazionali, il Parco regionale, le aree protette”.
“Non bisogna mai dimenticare – sottolinea il presidente nazionale della Copagri, Tommaso Battista – che l’obiettivo principale della PAC, che fu nel lontano 1962 la prima politica di aggregazione dell’Europa unita, è quello di incrementare la produttività agricola, assicurando un tenore di vita equo ai produttori e garantendo al contempo prezzi ragionevoli ai consumatori; per continuare a soddisfare tali impegnativi obiettivi, resi sempre più complessi dai noti incrementi dei costi di produzione e delle tariffe dell’energie, è necessario mettere il Primario nelle condizioni di produrre reddito, anche e soprattutto nelle aree interne del Paese, dove l’agricoltura da sempre rappresenta un concreto argine allo spopolamento e all’abbandono dei territori”, evidenzia Battista, che svolgerà le conclusioni della giornata.
“Parlare di sostenibilità – dichiara il presidente regionale della Copagri, Leo Spina – significa ribadire a chiare lettere che l’agricoltura deve essere messa nelle condizioni di portare avanti la sua funzione primaria, che è e deve continuare a essere quella di produrre cibo; per fare ciò, è importante che le tre anime della sostenibilità, ovvero quella ambientale, quella economica e quella sociale, marcino di pari passo”.
“Con la riforma entrata in vigore a gennaio 2023 – conclude Battista – a tali ambiziosi obiettivi si sono aggiunti gli impegni in materia di sostenibilità economica, ambientale e sociale, portati avanti già da tempo dai produttori agricoli, sui quali è però importante tenere alta l’attenzione e alimentare un confronto costante, in quanto rappresentano a nostro avviso delle vere e proprie chiavi di volta sulle quali si giocherà lo sviluppo della nostra agricoltura”.