Dopo quattro anni dalla sua ultima apparizione al Madrid Fusión Niko Romito, chef del ristorante Reale Casadonna, torna sul palco dell’internazionale congresso gastronomico di Josè Carlos Capel giunto alla sua 15esima edizione. Unico italiano invitato alla manifestazione esprime la filosofia della sua cucina, illustrando alcuni classici provenienti dal suo “laboratorio” culinario: capellini glassati ai porri, agnello affumicato con crema d’aglio e pompelmo, spigola capperi e prezzemolo, tortelli ripieni di pollo, carciofo e rosmarino. Protagoniste anche verza e patate, «un piatto che esprime i sapori terziari». In chiusura il tristellato Niko Romito ha incantato la platea spagnola con una creazione singolare che esalta l’Abruzzo e le sue materie prime. Dopo essere stato presentato dal giornalista Marco Bolasco, lo chef di Castel di Sangro inizia la costruzione del suo piatto: lenticchie, nocciole, aglio, tartufo bianco. Un piatto 100% vegetale che gioca su consistenze, strutture e temperature partendo da un prodotto semplice come i legumi, che si è soliti pensare in minestra o in zuppa. Le lenticchie cotte al vapore, per mantenere la loro integrità, acquistano una nuova veste. Una polvere di lenticchie tostate è fatta bollire, riposare molte ore in frigo fino a ottenerne una gelatina. Il secondo strato del piatto è una mousse equilibrata di nocciole e ceci che conferisce struttura al composto. In cima lenticchie calde aromatizzate con olio all’aglio. E ancora, lenticchie lucidate e tartufo bianco. Alla fine si otterranno 3 strati con 3 temperature differenti e di conseguenza 3 percezioni per il palato.
@baldaroberta