Gaza, in questo cupo scenario, è ancora sotto il feroce attacco progettato e lucidamente messo in atto dal governo israeliano di Benjamin Netanyahu. Per il Popolo palestinese, senza difese, stremato da ogni privazione possibile e immaginabile, per la fine di quella che appare come una vera e propria pulizia etnica”.
“Con lo sciopero della fame a staffetta di 24 ore, chiediamo un definitivo cessate il fuoco e la fine del blocco degli aiuti umanitari. Vogliamo inoltre sensibilizzare l’Unione Europea e i singoli governi nazionali perché finalmente agiscano con determinata efficacia per la fine dello sterminio a Gaza e il rilascio degli ostaggi”
“ Voglio esprimere gratitudine a chi in questi giorni, da ogni angolo d’Abruzzo, si unisce alla nostra protesta non violenta. Facciamo sentire la nostra voce contro una barbarie indicibile che non può lasciare indifferenti le coscienze di donne e uomini civili “ dice Gilda Panella.
L’iniziativa si unisce, come detto, ad altre già in corso in tutta Europa. “ Un gesto semplice, di un numero crescente di persone, che speriamo scuota le coscienze dei nostri governanti, ancora oggi silenti di fronte all’annientamento della popolazione di Gaza “, dice Gilda Panella.
Il 30 Giugno, a L’Aquila, in concomitanza con la seduta del Consiglio comunale, si terrà un presidio simbolico, dalle ore 9:30, in Piazza Palazzo e si darà così inizio allo sciopero della fame – non della sete – a staffetta; saranno presenti alcuni degli aderenti che in quel giorno praticheranno la protesta non violenta. Si raccoglieranno ulteriori adesioni anche tra le/i consigliere/i comunali, le cittadine e i cittadini che vorranno unirsi all’appello delle Democratiche. Nei giorni successivi, in ordine d’iscrizione, dieci persone al giorno metteranno in atto lo sciopero della fame per Gaza.
“Terremo, inoltre, – sempre nella città capoluogo di regione -, un secondo sit-in simbolico, in data concomitante con una prossima seduta del Consiglio regionale, nell’area della villa comunale antistante Palazzo dell’Emiciclo, sede della Regione Abruzzo, per chiedere al governo regionale di agire con urgenza in nome della civiltà e dell’umanità e interrompere ogni rapporto istituzionale con il governo d’Israele guidato da Benjamin Netanyahu “ conclude Gilda Panella.
In Italia, dopo Puglia ed Emilia-Romagna, anche Toscana e Liguria interrompono le relazioni istituzionali con Israele per condannare i bombardamenti e i continui attacchi che hanno ucciso decine di migliaia di civili palestinesi inermi. Primi segnali importanti per la pace e contro il genocidio in corso a Gaza che giungono da Luoghi delle Istituzioni; ci si augura che alle quattro regioni si aggiungano altri governi regionali e il governo italiano.