Pescara. Il Tavolo provinciale in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, insediatosi lo scorso anno e presieduto dal Prefetto Di Vincenzo, ha finora tenuto diversi incontri ai quali, nel tempo, hanno preso parte Forze di Polizia, rappresentanti di Provincia, Comune capoluogo, Camera di Commercio, Ispettorato del Lavoro, Ufficio Scolastico Territoriale, ASL, INPS, INAIL, ANMIL, Organizzazioni sindacali e Associazioni datoriali dei diversi settori produttivi e commerciali.
Dopo una prima analisi della situazione del mondo del lavoro in provincia, volta a definire i settori nei quali è prioritario intervenire con iniziative di prevenzione e con mirate attività di ispezione e controllo, l’attenzione del Tavolo si è incentrata sul settore edile e sulla sicurezza nei cantieri.
In particolare, è stata rilevata la necessità di implementare l’azione informativa nei confronti di coloro che commissionano lavori edili, per fornire loro un orientamento circa le regole che il committente deve seguire per la sicurezza nei cantieri.
Da tale considerazione, grazie al fattivo impegno di: ASL di Pescara-Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro; ANCE Chieti-Pescara; ANIEM CONFAPI; CASSA EDILE di Pescara; C.N.A.-Costruzioni; EDILCASSA Abruzzo; EDILFORMAS Abruzzo; FENEAL-UIL; FILCA-CISL; FILLEA-CGIL; FORMEDIL Pescara; ISPETTORATO TERRITORIALE DEL LAVORO di Chieti-Pescara, è nata la brochure dal titolo “Le buone prassi che deve seguire i/ committente per /a sicurezza nei cantien”.
Il documento verrà distribuito alle Pubbliche Amministrazioni e agli Enti Locali, per una quanto più possibile capillare diffusione tra i cittadini interessati.
Inoltre, il Tavolo provinciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, composto anche da UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, CAMERA Dl COMMERCIO, CENTRO PER L’IMPIEGO, INPS, INAIL, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI,
(Prefettura di (Pescara—Vfficio Terñtoriale del Governo
Ufficio di Gabinetto
CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI, ASCOM, COLDIRETTI, ANMIL, CGIL, CISL, UIL, UGL, USB, porterà avanti altre iniziative, ponendo sempre particolare attenzione sulla necessità di implementare le attività di prevenzione e controllo anche in altri settori, quali quello dei trasporti e della logistica o quello dell’agricoltura.
Particolare importanza verrà poi riservata alla formazione dei più giovani, nelle scuole: ad essi, alcuni “testimonial” dell’ANMIL, vittime di incidenti sul lavoro, offriranno momenti di riflessione sul tema della sicurezza.
E’ stata dunque avviata una sinergica e coordinata azione di carattere preventivo affinché la formazione dei lavoratori, dei datori di lavoro e, più in generale, dei cittadini, sia adeguata e non superficiale, per evitare una non corretta percezione del rischio infortunistico e una non piena consapevolezza degli obblighi che fanno capo ai diversi attori della prevenzione.
Occorre, infatti, che sia a tutti ben chiaro che l’infortunio sul lavoro non riguarda solo i diretti interessati e le loro famiglie, ma costituisce un danno sociale che spesso ha costi di elevata entità. Si tratta di un fenomeno doloroso, tanto dal punto di vista umano quanto socio-economico, che può e deve essere contrastato, attraverso un profondo cambiamento culturale.
In questo senso, le Istituzioni, i datori di lavoro, i sindacati e gli stessi lavoratori sono portatori del medesimo interesse: l’interesse alla salute e alla sicurezza, infatti, è “affare di tutti”, poiché le conseguenze e i costi di un incidente sul lavoro ricadono sull’intera collettività.
Anche se si tratta di considerazioni che appaiono scontate, ripeterle non è mai inutile, come ha ricordato il Prefetto Di Vincenzo, così come impegnarsi perché le norme e i criteri di sicurezza siano costantemente e correttamente applicati.