L’Aquila. “Il PNRR, e nello specifico il programma GOL, è un’ottima opportunità messa in campo dall’Europa e contrattata dai vari governi italiani, che dal 2020 in poi si sono succeduti, di ripensare al mercato del lavoro”. È quanto scrive in una lettera pubblica l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, in merito al dibattito sulle prospettive e l’andamento del mercato del lavoro, che l’altro giorno ha interessato una parte rilevante dell’ordine del giorno della commissione Vigilanza in Consiglio regionale.
“Nato per rispondere allo stallo occupazionale ed economico nel pieno quadro pandemico – scrive l’Assessore -, il Programma GOL ha dovuto mutare modalità operative e anche obiettivi rispetto ad un quadro socioeconomico in rapidissima evoluzione rispetto al momento in cui è sorto, scontando anche difficoltà pratiche nella sua concreta attuazione. Non è dunque un fallimento, come vorrebbe rappresentare semplicisticamente una parte dell’opposizione, ma un programma che si sta rilanciando a seguito di modifiche normative ed applicative richieste dalle Regioni e che a sua volta il ministero del Lavoro intende chiedere alla Commissione europea”.
“Per questa ragione – prosegue Tiziana Magnacca – oltre all’uscita dei prossimi avvisi, la Regione Abruzzo sta lavorando su ulteriori e diverse piste di lavoro di GOL che mettano al centro ulteriori soggetti fragili da un lato e mettano a sistema le esigenze riscontrate nelle aziende abruzzesi dall’altro. L’obiettivo è tentare di ridurre quanto più possibile il mismatch fra domanda ed offerta di lavoro intanto con questo strumento”.
L’Assessore nella lettera spiega inoltre come negli ultimi tre mesi siano stati affrontati problemi di rendicontazione, portando in liquidazione quasi l’80 per cento delle fatture per un importo pari a € 10.701.616,93, e nel contempo rimodulando l’offerta dei cataloghi, oltre alla ricerca di spazi di maggiore flessibilità sulle opportunità formative.
“Se i dati nazionali ci consegnano un Abruzzo tra le regioni italiane ad aver raggiunto buoni target – prosegue l’assessore -, al pari di Veneto ed Emilia Romagna, è senza dubbio dovuto al lavoro svolto dai nostri Centri per l’impiego. Operatori che hanno saputo adeguarsi alle nuove necessità del quadro normativo che li pone al centro del mercato del lavoro, come erogatori pubblici privilegiati di politiche attive ed intermediatori nell’incrocio domanda-offerta di lavoro. E per irrobustire questa mission sono state stanziate importanti risorse finanziarie per il potenziamento degli uffici stessi”. (