Pescara. Un cambiamento epocale è già in corso: l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo del lavoro, la produzione, i diritti e le relazioni industriali. Su questo tema cruciale si è tenuta ieri, sabato 10 maggio, a Pescara, l’iniziativa promossa dal Partito Democratico Abruzzo “Come l’algoritmo cambia il mondo del lavoro – e come la politica governa l’algoritmo”.
Un confronto di alto livello che ha visto tra i protagonisti Brando Benifei, europarlamentare PD e relatore dell’AI Act europeo, il primo regolamento al mondo sull’intelligenza artificiale approvato dall’Unione Europea. Insieme a lui sono intervenuti Eleonora Mattia, consigliera regionale del PD Lazio, Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Valentino Grossi, esperto di trasformazione digitale e IA, Silvio Paolucci, capogruppo PD in Consiglio regionale, Luigia Caponi, Conferenza Donne Democratiche, e Saverio Gileno, segretario dei Giovani Democratici.
Monia Pecorale, responsabile Lavoro del PD Abruzzo, ha relazionato e moderato i lavori, sottolineando la portata politica del tema:
“La discussione di oggi è solo l’inizio: vogliamo costruire, insieme a lavoratrici e lavoratori, imprese, università, scuole e sindacati, una legge regionale sull’intelligenza artificiale che affronti in modo concreto le ricadute occupazionali, produttive ed etiche dell’IA. Nei prossimi mesi avvieremo un percorso di ascolto e confronto con i portatori di interesse per arrivare a una proposta normativa che sarà presentata dal consigliere Silvio Paolucci”.
Un impegno rilanciato anche dal segretario regionale Daniele Marinelli: “L’intelligenza artificiale non può essere lasciata al caso o al solo mercato. L’Emilia-Romagna e il Lazio ci mostrano che è possibile guidare l’innovazione con strumenti pubblici, protezioni sociali e visione politica. Il PD Abruzzo vuole essere protagonista di questa sfida”.
Brando Benifei, nel suo intervento, ha ricordato che “con l’AI Act abbiamo voluto mettere al centro diritti, trasparenza e sicurezza: l’intelligenza artificiale non può essere una giungla tecnologica ma deve essere uno strumento al servizio delle persone.”
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