Chieti. Lavorare si impara giocando: la “d’Annunzio” sperimenta il Career Day esperienziale. Campus di Pescara – 13 novembre 2025 – ore 9:30.
E se il primo colloquio di lavoro non facesse più paura perché lo si è già “vissuto” come in un videogioco, con la possibilità di sbagliare, riprovare e migliorare?
È questa la filosofia innovativa che guida il Career Day dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, giunto alla seconda edizione della sua formula esperienziale, in programma giovedì 13 novembre.
In collaborazione con l’agenzia per il lavoro MAW e con 31 aziende del territorio abruzzese e nazionale, il Placement di Ateneo della “d’Annunzio” propone un approccio radicalmente diverso agli eventi di recruiting universitario: niente file di CV e colloqui formali, ma stand aziendali dove gli studenti “giocano” il proprio futuro professionale attraverso business simulation, role-playing e attività ludico-formative che replicano situazioni lavorative reali.
Il cuore dell’iniziativa è il sistema di Job Matching: attraverso le performance nelle attività esperienziali, viene elaborato un profilo personalizzato che incrocia competenze hard e soft degli studenti con le reali esigenze delle imprese partner, creando connessioni mirate e aumentando significativamente le probabilità di placement.
31 aziende ammesse al Carrer day hanno progettato nei mesi scorsi giochi interattivi coerenti con la loro cultura organizzativa e con le competenze richieste dai profili lavorativi di cui sono alla ricerca, che gli studenti potranno sperimentare giovedì prossimo. Una formula ancora poco diffusa nel panorama universitario italiano, che posiziona l’Università “Gabriele d’Annunzio” all’avanguardia nell’innovazione dei servizi di placement e orientamento professionale, trasformando il Career Day da vetrina statica a laboratorio di futuro lavorativo.
“Il placement e l’orientamento in itinere e in uscita non possono più limitarsi a informare sulla domanda e offerta di lavoro. – spiega la professoressa Gilda Antonelli, Delegata del Rettore al Placement di Ateneo – Servono esperienze che preparino concretamente i giovani al mondo del lavoro, permettendo loro di scoprire e allenare le proprie competenze in un contesto protetto ma realistico. Con il gioco – sottolinea la professoressa Antonelli – abbattiamo la barriera tra mondo accademico e impresa: gli studenti sperimentano ruoli, dinamiche e competenze professionali durante il loro percorso universitario, mentre le aziende identificano talenti osservandoli in azione, non solo su carta.”
Comunicato stampa



