Tramite il sistema d’allerta per alimenti e mangimi RASFF sul mercato nazionale è scattato un’allerta comunitaria di sicurezza rilanciato in Italia dal Ministero della Salute riguardante il ritiro volontario per misura precauzionale di diversi alimenti a base di latte prodotti dalla ditta SC BRADET (Romania). Tale informazione è stata diramata in relazione a casi di Sindrome Emolitico Uremica (SEU) associati ad infezione da Escherichia Coli O26:H11 avvenuti in Romania. I prodotti ritirati sono stati distribuiti in alcuni Paesi europei tra cui l’Italia. Il Ministero della Salute ha prontamente avvisato gli Assessorati alla Sanità delle Regioni coinvolte nelle liste di distribuzione che coinvolgono Lazio, Toscana e Campania per la verifica sulla distribuzione dei prodotti coinvolti e per l’adozione delle misure sanitarie di competenza. Non si escludono successive distribuzioni in altre regioni. In data odierna la Regione Toscana, a seguito delle verifiche effettuate dalla ASL di Pistoia, ha comunicato un caso di probabile Sindrome Emolitico Uremica , clinicamente diagnosticata, in un bambino di 14 mesi ricoverato presso l’Ospedale Mayer di Firenze. In base alle informazioni disponibili, il bambino avrebbe consumato un formaggio a pasta molle della summenzionata ditta rumena. Le condizioni del bambino sono serie ma non gravi, il problema riveste una certa dose di attenzione perché la contaminazione riscontrata in Italia potrebbe essere riconducibile ad un’epidemia che ha colpito 15 bambini in Romania alla fine di gennaio di cui tre morti. La USL3 della Toscana ha effettuato un comunicato stampa per informare i cittadini. In Romania l’azienda aveva avviato il 9 marzo 2016 il ritiro precauzionale dei propri prodotti caseari per il sospetto di contaminazione da Escherichia coli O26:H11. Per questo motivo l’azienda sanitaria Toscana in un comunicato “invita chiunque sia in possesso di prodotti a base di latte della ditta SC Bradet s.r.l. a non consumarli e riconsegnarli al più presto all’esercizio dove sono stati acquistati”. In attesa di ulteriori accertamenti analitici, e a scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita chi avesse acquistato i prodotti della ditta rumena BRADET a non consumarli e a riconsegnarli all’esercizio dove sono stati acquistati. La sindrome emolitico-uremica causata da Escherichia coli non è una novità anche per l’Italia. L’epidemia fu registrata in Puglia nell’estate del 2013 con 20 casi in bambini al di sotto dei 4 anni. Anche allora i sospetti si focalizzarono sui formaggi e le indagini portarono alla chiusura di un caseificio.