“In Italia la mafia è forte e sta aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles. L’Ue controlli l’utilizzo dei fondi”, firmato Die Welt, modesto quotidiano tedesco noto ai più per le prese di posizione impopolari e, spesso estremiste. Un articolo di dubbio gusto, per usare un eufemismo, farcito di cliché, che altro scopo non ha se non quello di aizzare, una volta di più, gli animi già tesi cittadini italiani e tedeschi. Il giornale si è schierato contro i coronabond e contro gli aiuti all’Italia.
Autore del pezzo è Cristoph B. Schiltz, giornalista famoso solo in patria, che ha intitolato “Merkel si fermi”. “Dovrebbe essere chiaro che in Italia, dove la mafia è forte e sta adesso aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles, i fondi dovrebbero essere versati soltanto per il sistema sanitario e non per il sistema sociale e fiscale. Naturalmente gli italiani devono essere controllati da Bruxelles e usare i fondi in modo conforme alle regole. Anche nella crisi del Coronavirus i principi fondamentali devono valere ancora”, sostiene l’autore dell’articolo.
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, è scattato su tutte le furie: “ Trovo vergognosi e inaccettabili i toni usati dal giornale tedesco. Mi auguro che Berlino li condanni e si dissoci”, ha scritto sul proprio profilo Facebook. “Il Die Welt, un importante giornale tedesco, questa mattina ha invitato l’Europa a non aiutare l’Italia perché, ha scritto testualmente il quotidiano, ‘la mafia sta aspettando i soldi da Bruxelles’. Non voglio aprire polemiche perché, francamente, qui in Italia non ne abbiamo nemmeno il tempo, ma lasciatemi dire che trovo vergognosi e inaccettabili i toni usati dal giornale tedesco. Mi auguro che Berlino li condanni e si dissoci. L’Italia piange oggi le sue vittime colpite dal Coronavirus, ma ha pianto e piange ancora le sue vittime di mafia. Da ministro degli Esteri non posso accettare che si facciano considerazioni del genere. Questo non è un gioco, non è una partita tra due o più Paesi. Le persone stanno morendo e l’Europa ha il dovere di rispondere. Serve un messaggio di unità e a chiederlo non è l’Italia, ma tutto il popolo europeo”.