Pescara. A intervenire sulla questione della refezione scolastica a Pescara è l’assessore all’Istruzione Valeria Toppetti, che replica alle critiche avanzate dai rappresentanti dei genitori Roberta Aquilani e Claudio Silvestri.
“Due rappresentanti dei genitori, Roberta Aquilani e Claudio Silvestri, sostengono che i centri cottura sono in pessime condizioni” dichiara l’assessore Valeria Toppetti. “Ma è un allarme senza fondamento che rischia di generare una preoccupazione immotivata nei genitori, soprattutto perché parte da una mancata verifica. E la risposta non arriva dal Comune di Pescara ma da chi, nei mesi scorsi, ha effettuato i controlli sollecitati – sempre dai genitori – attraverso un esposto”.
“Le prescrizioni scaturite dalle ispezioni dei Nas e della Asl sono state applicate” prosegue l’assessore Toppetti. “Le attrezzature per preparare oltre 2.500 pasti al giorno ci sono, sono disponibili, e desidero dirlo non solo ai due genitori che hanno lanciato una serie di segnalazioni attraverso la stampa, ma anche a tutti gli altri”.
“Quanto ai rilievi sulla commissione mensa, di cui si chiede una modifica – aggiunge l’assessore Toppetti – ricordo che è uno strumento di partecipazione attiva dei cittadini, cioè dei genitori, che possono collaborare al miglioramento della qualità del servizio, monitorandolo e svolgendo un ruolo consultivo e propositivo”.
“Le attività che sono affidate alla commissione sono unicamente quelle di osservazione e assaggio, senza manipolare alcunché e senza interloquire con il personale” sottolinea l’assessore Toppetti. “La commissione c’è, esiste e svolge il proprio compito, nel rispetto del Regolamento. E nell’ultima seduta del 26 maggio non sono state rappresentate criticità, ma è emerso concordemente un miglioramento della qualità del servizio”.
“A Aquilani e Silvestri – precisa l’assessore Toppetti – vorrei chiarire un ulteriore aspetto, visto che sono stati sollevati dubbi e perplessità anche sui mezzi di trasporto usati per il cibo: si tratta di furgoni coibentati ed ermetici dedicati agli alimenti, il cibo viene sistemato all’interno di polibox isotermici e la veicolazione avviene nel rispetto delle norme Uni En Iso 9001 e Iso 22000. Il gelato, che ha destato ulteriori perplessità, viene recapitato alle scuole con una consegna aggiuntiva dedicata, effettuata nel minor tempo possibile”.
“Infine – conclude l’assessore Toppetti – vorrei chiarire il tema del cibo che finisce nei cassonetti. Le porzioni vengono servite a tavola seguendo la grammatura indicata nelle linee guida nazionali per la ristorazione scolastica: se i bambini non finiscono tutta la porzione di cibo, come accade in ogni refezione scolastica e non, ciò che resta viene conferito nei rifiuti per essere immesso nell’economia del riciclo”.
“Una soluzione alternativa è stata cercata: il gestore del servizio di refezione scolastica ha contattato le associazioni zoofile e i canili della zona per mettere a disposizione il cibo somministrato e non consumato a mensa, ma solo una associazione di Chieti si è resa disponibile a raccogliere gli avanzi e lo sta già facendo – anzi, dal 3 giugno raggiungerà anche una terza scuola. Il resto del cibo somministrato e non consumato non può che finire tra i rifiuti. Invece, le eccedenze di derrate vengono recuperate dalla Caritas settimanalmente, direttamente nei Centri cottura”.