Pescara. “Fa davvero sorridere leggere le dichiarazioni del PD cittadino che, come sempre, lancia allarmi infondati. Respingiamo al mittente ogni accusa di incapacità gestionale: se oggi ci troviamo a dover affrontare certe criticità sul tema della movida, è proprio a causa del loro operato, quando governavano Pescara senza rispettare i diritti di tutti i cittadini. Non è un’opinione politica, ma un fatto sancito nero su bianco dal Tribunale, che ha condannato il Comune a risarcire i residenti – con i soldi di tutti i pescaresi – per i danni subiti, per la quasi totalità, nel periodo in cui amministravano loro.
Non accettiamo lezioni da chi ha amministrato pensando solo a interessi di parte, ignorando i bisogni di chi vive in determinate zone della città tutto l’anno. Da quando ci siamo insediati, pur affrontando il lungo e difficile periodo pandemico, abbiamo lavorato per trovare un equilibrio tra le esigenze di esercenti, residenti e ARTA, proponendo una differenziazione degli orari tra inverno (più restrittivo) ed estate (più permissivo).
Abbiamo promosso decine di incontri tra residenti ed esercenti, ma purtroppo non si è arrivati a una sintesi, vista l’esasperazione di chi non riusciva più a dormire. Alla fine, il TAR ha dato ragione ai residenti, respingendo anche il successivo ricorso presentato dagli esercenti.
Abbiamo quindi adottato misure di buon senso, come l’obbligo di rimozione dei tavoli all’esterno entro le 24:00, consentendo comunque il proseguimento delle attività all’interno dei locali. Abbiamo regolamentato l’uso del suolo pubblico, nel rispetto della legge e dei diritti di tutti. Un esempio virtuoso del nostro operato, è quello di aver tolto la musica nei locali di piazza Muzii. Una scelta nata grazie al confronto con gli esercenti, i quali hanno capito l’importanza di questa misura e in serenità, hanno tolto la musica e per questo li ringrazio, perché si sono autoregolati.
Il Piano di risanamento acustico rappresenta uno strumento fondamentale per governare questa materia complessa, trovando un punto di equilibrio tra diritto al divertimento e diritto al riposo. Il piano, lo ricordo, è flessibile e grazie ai controlli che vengono effettuati può allentare le maglie se la situazione rientra nei limiti sanciti dalla legge.
Il PD parla, ma dimentica come si comportava quando era alla guida della città: ignorava il diritto al riposo e lasciava irrisolte le problematiche. Oggi si limita a fare polemica, senza offrire soluzioni concrete.
Noi, invece, agiamo nel rispetto della legge e della comunità, consapevoli che la movida e la qualità della vita devono poter convivere. È bene ricordare, infine, che questa non è una questione solo pescarese, ma un tema nazionale, che riguarda molte altre città italiane, spesso affrontato con misure molto più rigide di quelle adottate a Pescara. Credo che debba partire un tavolo parlamentare, per legalizzare la buona movida. Mi sto spendendo in prima persona, per coinvolgere i nostri parlamentari su questa tematica.
Per questo il PD farebbe meglio a tacere e chiedere scusa ai cittadini per come ha amministrato in passato. Noi siamo donne e uomini di legge e la rispettiamo. Non abbiamo nulla contro la movida, anzi, ma dobbiamo tutelare i diritti di tutti. Per cui lezioni di legalità, da loro, non le prendiamo. Giampietro e Di Iacovo, che continuano a parlare facendo finta di ignorare i provvedimenti presi dai due Tribunali, che opinione hanno su queste decisioni che hanno portato al risarcimento danni per i residenti, con i soldi dei pescaresi, grazie al loro operato mentre governavano la città?”
Queste le dichiarazioni dell’assessore agli Eventi, Alfredo Cremonese, sul piano di risanamento acustico, contro le polemiche sollevate dall’opposizone del PD.