Silvi Marina. Venerdì 23 marzo, dalle ore 17, si inaugura presso la “Galleria San Marino”in Palazzo Arzilli, contrada Santa croce 22 nel centro storico della Republica di San Marino, la mostra personale dell’artista abruzzese Carmine Galiè dal titolo Le città (invisibili), omaggio a Italo Calvino, a cura del critico d’arte Massimo Pasqualone, il quale interverrà insieme all’artista all’inaugurazione.
Carmine Galiè è uno dei più noti artisti abruzzesi ed in questa mostra, che poi sarà a Taranto ed all’Aurum di Pescara, reinterpreta il noto testo di Calvino. Così scrive il critico Pasqualone: “Mi sembra davvero opportuno questo omaggio al Calvino delle Città invisibili di Carmine Galié che, dopo lo straordinario successo della seconda navigazione, rilegge, in chiave artistica, uno dei capolavori della letteratura del secolo scorso, pubblicato nel 1972, romanzo in cui l’autore ricorre alla tecnica della letteratura combinatoria, tecnica che Galiè riesce a rendere perfettamente con questi acrilici su tela, influenzato, al pari di Calvino, dalla semiotica e dallo Strutturalismo. In questo percorso, però, le parole lasciano il posto da un lato alle forza del colore, dall’altro alle suggestioni iconiche del dettato artistico. Ed anche qui, come nella letteratura combinatoria, centrale diventa il lettore, che si trova a “giocare” con l’autore, nella ricerca delle combinazioni nascoste nell’opera e nel linguaggio cromatico, e Galié inserisce nel testo simboli e significati nascosti, scegliendo le città (in)visibili che più lo hanno colpito, che maggiormente hanno tormentato le sue letture di artista colto e raffinato. D’altronde, Calvino stesso ha affermato, in una conferenza del 1983 alla Columbia University a New York, che non c’è una sola fine delle Città invisibili perché “questo libro è fatto a poliedro, e di conclusioni ne ha un po’ dappertutto, scritte lungo tutti i suoi spigoli”. Come sappiamo, infatti, il punto di partenza di ogni capitolo è il dialogo tra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Khan, che interroga l’esploratore sulle città del suo immenso impero e il veneziano autore del Milione descrive città reali, immaginarie, frutto della sua fantasia, che colpiscono sempre più il Gran Khan. Ed allora Galiè osserva i nove capitoli e le 55 città, le categorie combinatorie, 11 in totale, dalle “città e la memoria” alle “città nascoste” e rende le principali sulla tela, cogliendo per ognuna la caratteristica saliente, a partire dal nome di donna di derivazione classicheggiante.” La mostra, nella prestigiosa location sammarinese resterà aperta fino al 7 aprile.