L’Aquila. Tornano in piazza le Mascherine Tricolori a distanza di sicurezza ma ancora più determinate a sfidare il lockdown per chiedere con forza misure concrete a sostegno di lavoratori e famiglie. Le manifestazioni si sono svolte anche in diversi centri abruzzesi tra cui L’Aquila, dove una ventina di cittadini si è radunata davanti la Basilica di San Bernardino.“Dopo l’azione che ci ha visti protagonisti in più di settanta città italiane – si legge nel comunicato diffuso dal movimento – siamo tornati in piazza contro chi evidentemente vuole milioni di disoccupati, di imprenditori falliti e di famiglie alla fame. La situazione è drammatica e non intendiamo rimanere in silenzio a vedere fallire le nostre attività o vedere sfrattate le nostre famiglie”.
“Siamo lavoratori, imprenditori, madri, padri, partite IVA: tutte persone –
prosegue la nota – che, nonostante la tanto sbandierata “potenza di fuoco” annunciata da Conte, stanno ancora aspettando le misure di aiuto promesse da più di due mesi dal Governo. Serve uno stop alle tasse almeno per tutto il 2020, ma soprattutto una strategia chiara per la ripresa economica che non consista solo nel chiedere soldi in prestito all’Europa tramite il MES”.
“Non abbiamo paura delle multe, stare in piazza è un diritto: non saranno repressioni e divieti incostituzionali a fermare la nostra voce. Il nostro obiettivo – conclude il comunicato – è uno: combattere per difendere il futuro dell’Italia e delle nostre famiglie. Le mascherine che portiamo non sono un bavaglio ma un atto di accusa contro chi ha deciso colpevolmente di far fallire un’intera Nazione”.