L’Aquila. “La sicurezza dell’Aquila è una priorità quotidiana, non un argomento da utilizzare per creare allarmismi o per propagare narrazioni non aderenti alla realtà”. Lo affermano gli assessori alla Sicurezza Urbana, Fabrizio Taranta, e alla Polizia Municipale, Laura Cucchiarella, in replica alla nota dei consiglieri comunali Verini e Padovani sul programma “Strade Sicure”.
“Le interlocuzioni con la Prefettura dell’Aquila sono costanti, collaborative e proficue, spiegano gli assessori, e hanno già prodotto risultati concreti. Negli ultimi anni, grazie all’azione congiunta delle forze dell’ordine e della nostra Polizia Municipale, le aree più problematiche della città sono state monitorate, presidiate e di fatto “liberate” da fenomeni di degrado e microcriminalità che in passato le avevano caratterizzate. È un dato di fatto, percepibile da residenti, commercianti e visitatori”.
Parallelamente, l’amministrazione sta completando gli atti propedeutici all’attivazione del protocollo “Controllo di Vicinato”, operativo dal mese di dicembre: “Uno strumento moderno e partecipato, continuano, che coinvolgerà direttamente i cittadini in un sistema coordinato dalle forze dell’ordine, estendendone gli effetti anche a frazioni e periferie”.
Taranta e Cucchiarella ricordano inoltre che “nelle riunioni periodiche del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica vengono affrontate e gestite puntualmente tutte le situazioni che richiedono interventi mirati, senza inseguire modelli che appartengono a realtà profondamente diverse dalla nostra”.
Per quanto riguarda il programma “Strade Sicure”, gli assessori precisano:
“L’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale parla chiaro: si chiede al Sindaco e alla Giunta di attivarsi per richiedere eventualmente l’inserimento dell’Aquila nelle operazioni con impiego dell’Esercito. Se in futuro se ne ravvisasse la reale necessità, non esiteremmo a trasmettere formale richiesta alla Prefettura avviando il relativo iter. Ma non si può prescindere da un’analisi oggettiva del contesto: L’Aquila non presenta le criticità delle grandi aree metropolitane o delle città italiane oggi coperte dal programma”.
L’amministrazione sta inoltre valutando, insieme alla Prefettura, l’adesione ad altri protocolli ritenuti più adatti alla conformazione sociale e territoriale dell’Aquila, come la direttiva “Zone Rosse”, che consente di interdire aree sensibili a soggetti pericolosi con precedenti.
“Ringraziamo ogni giorno le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, concludono Cucchiarella e Taranta, che garantiscono un presidio costante e qualificato su tutto il territorio. La sicurezza si costruisce con strumenti adeguati, coordinamento istituzionale e dati reali, non con affermazioni generiche o scenari allarmistici. L’Aquila sta lavorando per essere una città sempre più sicura, anche in vista dell’importante appuntamento della Capitale Italiana della Cultura 2026, e lo sta facendo con serietà, responsabilità e visione”.



