L’Aquila. “Una forte amicizia, maturata negli anni giorno dopo giorno, mi legava a don Nunzio, persona di straordinaria sensibilità e pacatezza capace, in ogni occasione, di far prevalere il buon senso e il dialogo”.
Così il senatore Guido Liris sulla scomparsa di don Nunzio Spinelli, a lungo rettore della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, all’Aquila.
“Abbiamo avuto più volte modo di collaborare, anche e soprattutto in virtù delle tante manifestazioni pubbliche di grande rilievo che si svolgono a Collemaggio, ma prima ancora nell’emergenza terremoto, quando il prato antistante la basilica ospitò una tendopoli”, ricorda Liris, “e la conoscenza e l’ammirazione nei confronti di una figura storica per la nostra città, sono via via aumentate fino a creare un rapporto molto stretto”.
“Don Nunzio aveva particolare consapevolezza del fatto che quello che gestiva non era un bene qualsiasi ma un autentico simbolo per la città, patrimonio collettivo al quale ogni aquilano è particolarmente legato”, aggiunge il senatore, “e questo ricordo ad esempio che emergeva ogni volta che si discuteva dell’opportunità o meno di organizzare eventi, anche particolarmente importanti, proprio davanti e dentro la basilica. Ebbene alla fine la sua saggezza e il suo approccio da buon padre di famiglia faceva arrivare sempre a soluzioni di buon senso”.
“Addio don Nunzio, ci mancherai!”.
“A nome della municipalità e a titolo personale, esprimo il più sentito cordoglio per la dipartita di Don Nunzio Spinelli, per anni Rettore della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, custode delle spoglie di Papa Celestino V e promotore del suo messaggio di pace e perdono. Padre spirituale della squadra dell’Aquila calcio 1927, negli anni della serie C, quando era solito coinvolgere tutta la compagine sportiva alle celebrazioni eucaristiche. Alla famiglia Spinelli un affettuoso abbraccio di condoglianze” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.