L’Aquila. Venendo dalla Villa Comunale, proprio di fronte lo spettatore, si staglia maestosa la facciata romanica della Basilica di Santa Maria di Collemaggio; alla sua destra, timido, quasi in soggezione, se ne sta il Parco del Sole, come un secondogenito abbandonato dai suoi genitori. Tre ettari e mezzo di verde in uno stato poco felice, di incuria e sottosviluppo. Tre fattori hanno sostanzialmente soffocato le grandi potenzialità di questa zona: la distruzione del sisma, il disinteresse della classe politica e la cattiva cittadinanza. Il parco sorge su un’assolata collina, costellata di diversi edifici, che quella notte del 2009 non furono risparmiati e sono oggi in rovina. Le cure di routine della Asm, poi, non bastano a ripulire le cartacce ed i rifiuti, frutto dell’inciviltà di tanti: è per questo che varie associazioni volonterose, come Nuova Acropoli e Legambiente, hanno organizzato in questi ultimi mesi giornate ecologiche per ripulire l’area. Una piccola fontana monumentale, donata da Lions Club L’Aquila nel 2012, versa oggi in pessime condizioni, anche a causa di numerosi atti vandalici. Unica nota di colore, tra qualche panchina, due piccoli parchi giochi ancora in allestimento; il terreno della vecchia serra da un anno ospita un nuovo edificio, nato da una donazione di 223mila euro da parte dell’Assilt; una “struttura polivalente”, come la definì qualche anno fa l’allora assessore alle Opere Pubbliche Alfredo Moroni, “molto importante ai fini del recupero e della valorizzazione di una delle aree verdi più suggestive e centrali della nostra città”, ma che ad oggi ancora non ha trovato una specifica destinazione. Ed il parco? Già dal 2010 si parlava di lavori di riqualificazione, in un alternarsi di dichiarazioni e promesse non mantenute. “I lavori inizieranno a settembre, dopo la Perdonanza”, assicurò lo stesso assessore nel 2013 al quotidiano locale NewsTown. Non è stato così. Oggi, finalmente, una nuova speranza: dei dodici milioni donati dall’ ENI per la ristrutturazione della Basilica di Collemaggio, due spetteranno al Parco del Sole. Il progetto, formalizzato nel novembre scorso, nasce dalla sinergia tra il Comune dell’Aquila, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici d’Abruzzo e varie università con il colosso petrolifero italiano. A ciò si aggiungono i dieci milioni provenienti dal “Masterplan d’Abruzzo”, un piano di sviluppo per il sud promosso dal governo, con cui dovrebbe tornare a nuova vita l’enorme complesso dell’ex ospedale psichiatrico (ndr). Il parco, secondo il disegno preliminare, comprenderebbe aree sportive e ricreative e il recupero degli attuali fabbricati, che verranno trasformati in sale convegnistiche e di ristorazione; ci sarà anche un teatro a cielo aperto, che sarà concepito dall’artista americana Beverly Pepper. Forse, dopo tanti anni di promesse mancate, adesso le basi per un progetto concreto ci sono davvero. Basilica, ex ospedale psichiatrico e Parco del Sole potrebbero costituire i punti nevralgici della nuova L’Aquila. Ma starà all’amministrazione il compito di pianificare uno sviluppo intelligente per un’area così strategica, con il coinvolgimento dei cittadini. Staremo a vedere. @DiegoRenzi