L’Aquila. Appuntamento alla piazza di Paganica, accanto al monumento dei caduti 35 carri di diverso tipo, oltre a barrozze e vignarole, per essere trainati da asini, cavalli, buoi. Sono carri da lavoro del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Umbria, Romagna).
La significativa rassegna va dall’inizio secolo scorso (il carro più vecchio è del 1902 e proviene da Coppito) fino agli anni 50. Concezio Cacio, l’entusiasta raccoglitore e restauratore, ha ideato questa iniziativa di prestigio nel 2009. Manda avanti il museo con la forza della passione che unisce però alla grande competenza di restauratore di mobili antichi.
Oltre ai carri, vengono illustrati gli scopi che il mezzo aveva nella società rurale del tempo, spiegati i dettagli quali ad es. i sistemi di freno (la famosa martinicca), i mozzi, le lampade che segnalavano il carro in marcia nelle ore notturne e tanti altri accessori.
Quante eccellenze abbiamo intorno a noi! Conoscerle è un dovere. Il passato! E” un ricordo di un tempo fatto di
fatica e ingegno che ci ha consentito – come fosse una piattaforma di lancio – di giungere al nostro tempo di
comodità.
Mai rimpiangere, la vita era molto, molto dura. Mai rimpiangere, ma ricordare sì. E’ storia. La visita, guidata dal fondatore del Museo, è GRATUITA, ma sarebbe cosa gentile lasciare un contributo libero che valga come apprezzamento e sostegno all’attività, che con tanto entusiasmo viene portata avanti.