L’Aquila. Off Site Art partecipa al decennale del terremoto con una nuova, audace installazione che vuole stimolare dialogo e riflessioni sulla nostra contemporaneità, in una fase in cui la città ricostruisce non solo le proprie infrastrutture, ma anche la propria identità culturale. Dal 2 aprile, a piazza Chiarino, saranno esposte tre opere di Gipi e Martina Vanda sul ponteggio dell’Impresa Edilgamma – Costruzioni Civili Industriali. Infatti, per il ciclo di installazioni “Due a due”, che vede la collaborazione tra due illustratori o fumettisti italiani, Off Site Art, con la collaborazione della libreria Polarville L’Aquila, ha messo a confronto l’ironia in bianco e nero di Martina Vanda con l’acquerello, politico e poetico assieme, del pluripremiato fumettista italiano Gipi (pseudonimo di Gian Alfonso Pacinotti). La protagonista delle opere di entrambi è una ragazza che interpreta, in modi differenti, la dicotomia del soggetto muro-ponte.
Nel manifesto di Gipi, “Oltre il confine”, un muro con del filo spinato è sormontato da un enorme libro, sul quale si erge una figura femminile, esile e leggera, che scruta l’orizzonte e la città in lontananza. Un riferimento al potere della lettura, dell’immaginazione e della fantasia, capaci di far superare qualunque confine. La mano di Gipi, che qui arriva con pennellate leggere, ci racconta in una sola immagine una storia tristemente conosciuta di guerre e divisioni politiche, culturali ed economiche, facendo arrivare le emozioni nel nostro cuore in punta di piedi. Ne emerge una potenza comunicativa lontana da quella violenta dei telegiornali e dei programmi televisivi, ma che commuove per la sua verità.
I due disegni di Martina Vanda presentano invece un tratto grafico realizzato a china, per un impatto immediato, diretto, fulmineo, che cerca di catturare gli sguardi veloci dei passanti, dei residenti e dei tanti giovani che vivono Piazza Chiarino la sera. A sinistra, l’opera “A wonderful life” è un disegno scherzoso, sarcastico, nel quale una ragazza sta in posizione “criceto” e si sostiene, come un ponte tra due muri, con le mani e i piedi che premono gli estremi del riquadro. L’immagine, come per Gipi, tratta i confini, ma questa volta sono quelli del foglio bianco, sempre troppo stretto per contenere immaginazione e fantasia. Nell’altra opera di Vanda “What a wonderful life” invece la (stessa?) ragazza dorme, sfinita, (forse dopo aver provato ad allargare il foglio bianco?), avvolta sotto una coperta che sembra un paesaggio collinare astratto.
Ma l’arte non è solo per gli adulti, e l’arte pubblica, che si affaccia sulle nostre strade, dovrebbe parlare un linguaggio vicino a tutti, bambini compresi. Per questo Off Site Art ha chiamato Elisa Cerri e Maurizio Santucci, in arte Bomboland, due illustratori per bambini che lavorano a quattro mani dal 2008. Per L’Aquila, Bomboland ha presentato l’illustrazione “Camminare a testa alta”, installata sui ponteggi dell’impresa Micarelli, proprio in fondo alle scalinate di San Bernardino. Nell’immagine di Bomboland, due ragazzi con la maglia a righe avanzano a gran passi per strada, con la città alle spalle. Hanno un mappamondo come testa che tengono tra le mani, in alto, sopra le nuvole. In mezzo ai colori sgargianti, l’illustrazione è ricca di ombre dei piccoli ritagli in carta incollati e sovrapposti tra loro: zone di confine tra l’oggetto reale e lo spessore grafico delle sagome, che qui regalano movimento all’immagine finale, come se i nostri due ragazzi potessero continuare a camminare a testa alta anche fuori il foglio bianco. Un augurio per tutti, tra fantasie di luoghi lontani da esplorare, quadrettare, ridisegnare e ricordare.