L’Aquila. La sezione aquilana di CasaPound Italia interviene sulle problematiche legate all’organizzazione dei Campionati Nazionali Universitari, in programma per il mese di maggio 2019 e assegnati a L’Aquila grazie all’impegno profuso dal locale CUS. “A circa otto mesi da una manifestazione che dovrebbe richiamare in città migliaia di giovani atleti afferenti a tante discipline sportive”, afferma Stefano Vecchioli, responsabile cittadino del movimento, “sono ancora troppe le incognite che gravano sul suo svolgimento. In primo luogo non è chiaro se il Comitato organizzatore si sia costituito e quale sia l’effettivo contributo, anche economico, che le principali istituzioni – Regione, Comune, Università – intendono offrire per la riuscita dell’evento, considerato che esso dovrebbe avere un costo stimato di circa 250.000 Euro”.
“Inoltre gli addetti ai lavori”, prosegue l’esponente della tartaruga frecciata, “hanno segnalato una serie di criticità relative agli impianti sportivi che dovrebbero ospitare le gare e alle attrezzature necessarie per alcune discipline. Sul primo punto le difficoltà riguardano soprattutto gli sport di squadra come pallavolo e pallacanestro: i lavori nei palazzetti di Viale Ovidio e di Piazza d’Armi non sono ancora terminati ed è molto difficile che lo siano entro la scadenza prevista, con il rischio che le gare di queste discipline siano spostate altrove, come avverrà già sicuramente per gli incontri di pugilato. Per quanto concerne le attrezzature, invece, occorrerebbe dotarsi almeno di tatami e segnapunti per gli sport di combattimento (judo, karate, taekwondo), così come di pedane per la scherma”.
“Chiediamo agli assessori allo Sport e alle Opere Pubbliche del Comune”, conclude Vecchioli, “di attivarsi immediatamente, insieme a tutti gli altri attori coinvolti, per la risoluzione di queste problematiche. In caso contrario quella dei Campionati Universitari sarà l’ennesima occasione perduta per una città che della vocazione turistico-sportiva dovrebbe fare uno dei suoi punti di forza e che invece, nonostante i progetti sviluppati nel post-sisma, sconta ancora un fortissimo ritardo sull’impiantistica sportiva, tema a cui CasaPound continuerà a dedicare la massima attenzione”.