L’Aquila.”Non si può trasformare un centro storico in un unico bed and breakfast, deve essere invece vivo e vissuto. L’Aquila può correre questo rischio nel lungo periodo. Per ora però, nella fase della ricostruzione, non si può non ammirare un cantiere straordinario, che rappresenta una novità e un’eccellenza a livello internazionale”.
Così Francesco Moschini, docente di Storia dell’Architettura e Storia dell’Arte al Politecnico di Bari, nel convegno “La restituzione del contesto: il restauro come progetto”, svoltosi oggi a L’Aquila, in una riflessione tra presente e futuro del capoluogo abruzzese colpito dal sisma del 6 aprile 2009. Si tratta del quarto appuntamento del ciclo di incontri internazionali “Valore Restauro Sostenibile” organizzato dal Gruppo Fratelli Navarra e Italiana Costruzioni, imprese impegnate anche nella ricostruzione aquilana, tra cui il restauro della Chiesa di Santa Maria del Suffragio nota anche come ‘delle Anime Sante’, uno dei simboli del sisma.
“L’idea è quella di attivare un dibattito – spiega Luca Navarra di Italiana costruzioni ¬ per arrivare a concepire il momento edilizio del restauro di un bene storico artistico, strettamente collegato alla sua fruizione e gestione nel tempo. Fare sì, insomma, che i lavori di recupero non siano circoscritti, e può essere a tal fine utile una partnership stretta tra pubblico e privato. Lo strumento del project financing o anche altre forme di collaborazione, dove il pubblico rimane proprietario del bene, ma dove sia previsto il contributo e il coinvolgimento del privato nella fase del restauro e poi della gestione, per garantirne l’utilizzo la manutenzione del tempo”. Gli incontri, curati da Francesco Moschini con Francesco Maggiore, saggista docente di Storia dell’Architettura e di Storia dell’Arte Contemporanea anche lui al Politecnico di Bari, ha tra gli obiettivi il focus sul modus operandi italiano negli interventi di restauro, in particolare nelle ricostruzioni post catastrofe, e anche quello di individuare strategie per poter rendere gestibile e fruibile il patrimonio storico artistico restaurato e ricostruito, nel medio lungo periodo, favorendo le partnership tra pubblico e privato.


