L’Aquila. Le montagne dell’Appennino – ben sfruttate strategicamente dai tedeschi con la Linea Gustav e la Linea Gotica, tragicamente insanguinate dagli eccidi nazisti, sottovalutate in modo imperdonabile dagli Alleati, infine culla e regno incontrastato delle bande partigiane e della loro vittoriosa epopea – sono state protagoniste indiscusse della Seconda guerra mondiale in Italia. Un periodo nel quale – irregimentato dal fascismo – il CAI (ridenominato all’epoca Centro Alpinistico Italiano) scriveva invece la sua pagina più nera, “epurando” le socie e i soci ebrei. Una vergogna con la quale solo di recente ha fatto finalmente i conti sino in fondo.
Sono questi i temi trattati dai libri “Guerra in Appennino 1943-1945: lotta per la libertà” di Stefano Ardito e “Il CAI e le Leggi razziali – Il caso della Sezione dell’Urbe” di Lorenzo Grassi .I due giornalisti-alpinisti con la passione della divulgazione e del racconto presenteranno insieme i loro libri venerdì 4 agosto al Rifugio “Vincenzo Sebastiani”, nel Parco regionale Sirente-Velino, con una chiacchierata ad oltre duemila metri di quota per parlare di montagne che hanno fatto la Storia. Un’occasione per compiere un’escursione in un ambiente incantevole e per scoprire curiosità e segreti dell’Appennino.