Pescara. Il Comitato Provinciale di Pescara dell’ANPI ha emesso una nota di critica nei confronti del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, per un suo commento su un episodio avvenuto a Moscufo. Sospiri aveva condannato la scritta “Moscufo è antifa” apparsa sotto un ritratto di Mussolini, definendola un “gesto incivile”.
L’ANPI, pur non approvando le modalità del gesto, sostiene che in un Paese democratico il problema principale dovrebbe essere la presenza di un ritratto di un dittatore. L’associazione ha accusato Sospiri di avere una posizione “fazioniosa” e gli ha rivolto una domanda: “deturpare è concesso e si tollera soltanto quando vengono interessati simboli e personaggi dell’Antifascismo e della Resistenza?”.
A supporto della sua tesi, l’ANPI ha ricordato due episodi: la trasformazione della targa viaria di via Renato Berardinucci, partigiano Medaglia d’Oro, in via Ezra Pound a Pescara, per la quale non ci fu una condanna da parte di Sospiri. L’associazione ha inoltre menzionato l’assenza di prese di posizione riguardo l’occupazione della sede di CasaPound a Roma.
La nota si conclude con una proposta diretta a Sospiri. L’ANPI lo sfida a fare pressione sull’Amministrazione comunale di Pescara per cancellare dalla lapide del Municipio, dedicata agli “eroi decorati di medaglia d’oro al Valor Militare”, il nome di Ugo Dino Di Marzio, un fascista caduto in Spagna nel 1936. L’associazione chiede che venga sostituito con quello di Vermondo Di Federico, partigiano fucilato dai nazifascisti e Medaglia d’Oro al Valor Militare, affermando che questo sarebbe il modo migliore per dimostrare che i “valori condivisi” sono quelli che si oppongono al fascismo.