Lanciano. Dopo quasi un decennio dalle prime linee guida del 2016, l’Amministrazione comunale ha approvato il nuovo Regolamento per l’integrazione delle rette degli anziani nelle strutture di accoglienza assistenziale (R.A.), un documento che segna un importante passo avanti nelle politiche sociali del territorio.
A nove anni di distanza dalle prime direttive in materia di sostegno economico alle rette per anziani non autosufficienti, la realtà sociale è profondamente cambiata. L’attuale Amministrazione, attraverso un costante ascolto del territorio promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali, ha rilevato la necessità di aggiornare il quadro normativo per rispondere con maggiore efficacia alle nuove fragilità emergenti.
Negli ultimi anni, infatti, è aumentato il numero degli over 65, ma anche quello di adulti e giovani che vivono situazioni di disagio economico e sanitario. Patologie croniche, fragilità sociali e difficoltà economiche hanno ampliato lo spettro degli interventi richiesti ai servizi sociali. Da qui la decisione di redigere un regolamento organico e inclusivo, in linea con la DGR 434 della Regione approvata nel novembre 2024.
Una delle principali novità introdotte riguarda l’estensione del sostegno economico anche ai maggiorenni non anziani, ma bisognosi di assistenza in strutture residenziali, ampliando così la “forbice” dei servizi assistenziali.
Altro elemento di rilievo è l’adeguamento del contributo comunale: dopo anni di stagnazione, la quota giornaliera passa da 35 a 50 euro, un incremento che rappresenta un segnale concreto di attenzione sia verso gli utenti sia verso le strutture accreditate, riconoscendo l’importanza di sostenere anche gli operatori del settore socio-assistenziale.
Il contributo viene concesso a seguito della presentazione di una domanda formale al Settore Servizi alla Persona, che avvierà l’istruttoria per la valutazione dei requisiti.
I beneficiari sono persone prive di rete familiare o con familiari già in condizioni di indigenza, con un ISEE non superiore a 10.140 euro, soglia fissata dalla normativa regionale.
Come previsto, dalla quota di compartecipazione vengono decurtate: la pensione INPS, il 30% destinato a spese personali (come farmaci, igiene e beni di uso quotidiano), un fondo fisso di 2.500 euro per eventuali spese funerarie.
«Questo regolamento nasce dall’ascolto reale delle persone e dalle richieste che emergono quotidianamente dal territorio. Il Settore si conferma un presidio operativo e sensibile, capace di intercettare i bisogni e di tradurli in risposte concrete» afferma l’Assessore alle Politiche sociali, Cinzia Amoroso (Lega). «L’adeguamento del contributo comunale e la maggiore chiarezza nelle procedure istruttorie favoriscono una programmazione più stabile per le strutture ricettive, che potranno contare su tempi certi e risorse più adeguate. Questo si traduce in maggiori garanzie occupazionali, migliore qualità del servizio e un rafforzamento dell’intera filiera socio-assistenziale locale. Aiutare chi gestisce con professionalità le strutture assistenziali significa garantire non solo un servizio più dignitoso per gli ospiti, ma anche sostenere un settore economico che rappresenta un presidio di welfare e occupazione sul territorio.»
«Con il nuovo Regolamento Rette Anziani 2025» sottolinea il Sindaco, Filippo Paolini, «il Comune ribadisce la propria missione: mettere al centro la dignità della persona, garantendo sostegno a chi si trova in difficoltà e costruendo un sistema di welfare più equo, moderno e solidale, capace di coniugare attenzione sociale e sviluppo economico.»



