Giulianova. Questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Giulianova, il sindaco Jwan Costantini ha convocato una conferenza stampa esplicativa sul nuovo regolamento di Polizia Urbana, in fase di elaborazione. Hanno partecipato all’incontro con i giornalisti il Comandante di Polizia Municipale di Giulianova Roberto Iustini, gli Assessori della Giunta Costantini ed i Consiglieri comunali di Maggioranza.
Il nuovo regolamento di Polizia Urbana andrà a sostituirsi al vecchio, in vigore dal 1952, ritenuto oramai obsoleto, sia nei contenuti che nella terminologia utilizzata, nonché nell’aspetto sanzionatorio che fa riferimento a leggi abrogate non più in vigore. Un’azione fortemente voluta dall’Amministrazione Costantini, a quasi 70 anni dalla stesura del precedente regolamento che stabilisce le regole per la civile convivenza tra cittadini.
“A quasi 70 anni riteniamo sia necessario aggiornare questo importante strumento di lavoro per la Polizia Municipale – ha dichiarato il Comandante Roberto Iustini – occupandoci della stesura di un documento totalmente nuovo, strutturato in due parti. Una prima in cui vengono indicate le condotte che potrebbero portare a forme di degrado urbano o di insicurezza dei cittadini e le regole di condotta la cui violazione che prevede sanzioni esclusivamente amministrative. Il regolamento deve tener conto di quanto stabilito dal Decreto Sicurezza n.14 del 20 febbraio del 2017, n. 113 del 4 ottobre 2018 e n. 53 del 14 giugno 2019, che ha già costituito un sistema che va a prevenire situazioni di degrado urbano attraverso delle norme che indicano quali sono le condotte da prevenire, introducendo un sistema sanzionatorio accessorio detto “Daspo Urbano” .
“Di Daspo Urbano si è parlato molto ed in modo erroneo – ha continuato il Comandante Iustini – e questo lascia dedurre che sul tema ci sia poca chiarezza. Innanzi tutto è necessario chiarire che il Daspo urbano non ha nulla a che fare con quello sportivo e si viene a collocare come strumento sanzionatorio accessorio, dopo l’accertamento della violazione, con una sanzione ulteriore a quella amministrativa. Il Decreto legge del 2017 ha già stabilito i casi in cui si può applicare il Daspo, ponendo a carico del Comune l’individuazione di aeree particolarmente sensibili all’interno delle quali la violazione comporta la sanzione accessoria in questione. Esso si compone di due sanzioni accessorie, ovvero l’ordine di allontanamento ed il divieto di accesso.”
“Nel primo caso, all’accertamento della violazione, -ha continuato Iustini- l’organo di Polizia ordina al trasgressore di allontanarsi dalla zona dove ha commesso la violazione e a non farvi ritorno per un periodo di 48 ore. Se chi ha commesso la violazione, nell’arco delle 48 ore di divieto, rientra nella stessa zona, la norma del Decreto Sicurezza del 2017 stabilisce una sanzione amministrativa del triplo di quella prevista. Nel caso in cui il trasgressore reiteri la violazione in altre occasioni e nello stesso luogo, entra in gioco la seconda tipologia di sanzione accessoria del divieto di accesso di rientrare nella zona in cui ha commesso la violazione. Quest’ultimo è un provvedimento adottato dal Questore e deve tener conto delle condizioni di salute e di lavoro dell’interessato, ed è soggetto al vaglio del Procuratore della Repubblica che lo sottopone alla convalida del Gip. In quella sede, naturalmente, l’interessato può far valere le proprie ragioni. Il Daspo rappresenta uno strumento affinchè la sanzione amministrativa di carattere pecuniario possa avere una maggiore efficacia, al fine di garantire il rispetto dei principi di convivenza dei cittadini, ed evitare situazioni di degrado urbano ed insicurezza. Sono già state individuare delle aree sensibili sul territorio comunale per l’applicazione del Daspo, quali scuole, ospedali, aree dove si svolgono mercati e pubblici spettacoli, monumenti e soprattutto i parchi pubblici. Il regolamento è ancora in fase di bozza ed è soggetto a modifiche per l’individuazione delle condotte specifiche che possano comportare il provvedimento del Daspo oppure no. Questo comporterà un carico di lavoro ulteriore per gli agenti di Polizia Municipale. C’è da aggiungere che esistono zone sul territorio comunale in cui la sola applicazione della sanzione pecuniaria non è sufficiente e quindi siamo certi che, con l’introduzione di ulteriori strumenti sanzionatori accessori, si possano debellare le azioni di degrado urbano”.
“L’amministrazione si è mossa immediatamente per modificare un regolamento di Polizia Urbana vecchio di 70 anni – ha dichiarato il Sindaco Jwan Costantini – grazie al Comandate Iustini che, oggi, ha spiegato in maniera esaustiva ciò che il Daspo comporta. Tengo a ribadire che il Daspo Urbano non ha nulla a che vedere con il Daspo Sportivo, dato che non ha alcuna conseguenza nei confronti di chi ha già precedenti penali. Il Daspo colpisce violazioni di natura amministrativa e sarà semplicemente un’arma in più, in dotazione alle forze dell’ordine, per combattere le situazioni di degrado urbano e garantire maggiormente la sicurezza dei cittadini. Siamo dalla parte della legalità”.
“Un doveroso ringraziamento al corpo di Polizia Municipale ed in particolar modo al comandante Iustini – ha dichiarato l’Assessore alla Polizia Locale Marco Di Carlo – perché grazie al loro impegno doteremo la città di un ulteriore strumento di sicurezza urbana, per salvaguardare il pubblico decoro dei luoghi e delle aree cittadine. E’ una normativa nazionale che noi abbiamo abbiamo recepito, come riportato nel Decreto Legge n.14 del 20 febbraio 2017. Il nostro impegno non riguarda solo l’introduzione del Daspo Urbano ma soprattutto il revisionare un regolamento di Polizia Urbana ormai obsoleto. Nel nuovo documento verranno riviste totalmente le regole che riguardano la tutela delle aree verdi, la pulizia ed il ripristino dei luoghi, la sicurezza delle strutture, gli accertamenti anagrafici, gli obblighi degli esercizi, i divieti di manomissione e molto altro”