Pescara. Anche Pescara si unisce con un flash mob al coro di manifestanti a sostegno della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla.
Alle 17,30 manifestanti con bandiere della Palestina, bianche e della pace si sono dati appuntamento a Pescara e hanno attraversato il Ponte del mare, dando vita al sit-in per chiedere di fermare la barbarie in atto a Gaza.
Organizzata dalla Cgil, l’iniziativa ha raccolto numerose adesioni tra cittadini e associazioni, anche a sostegno della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione civile, ridotta allo stremo.
“La società civile è stanca di questa continua violazione del diritto umano da parte del governo israeliano”, afferma il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, “la barbarie contro il popolo palestinese deve finire”.
La Cgil ha voluto fare proprie le richieste che il sindacato mondiale Csi ha avanzato a tutti i capi di Stato e di Governo, incluso quello italiano, al fine di: interrompere la consegna di armi, raggiungere un cessate il fuoco e garantire l’ingresso di aiuti umanitari illimitati subito, rilasciare tutti gli ostaggi e i prigionieri politici, riconoscere lo stato di Palestina, porre fine all’occupazione e interrompere il commercio con gli insediamenti illegali e rafforzare la democrazia per raggiungere una pace duratura in tutta la regione.
Il sindacato ribadisce anche le richieste che la Confederazione europea dei sindacati (Ces), insieme alle federazioni europee di categoria, ha avanzato alla Commissione europea affinché si sospenda l’Accordo di associazione UE-Israele e si interrompa ogni commercio di beni prodotti negli insediamenti illegali. Per queste ragioni la Cgil sostiene l’iniziativa umanitaria e nonviolenta promossa dalla Global Sumud Flotilla, partita dal basso, mobilitando singole persone di ogni parte del mondo per rompere l’embargo e l’isolamento della popolazione palestinese di Gaza, assediata ed affamata.
“Sosteniamo con convinzione questa missione”, afferma Carmine Ranieri”, perché crediamo che sia dovere di chi ha a cuore la pace e i diritti umani non restare indifferente di fronte a un assedio che sta devastando un intero popolo. Serve un’azione forte della comunità internazionale, serve una pressione dell’opinione pubblica. Non possiamo assistere passivamente a bombardamenti, morti, fame e distruzione. Chiediamo il cessate il fuoco, la protezione dei civili, l’ingresso immediato degli aiuti umanitari, la fine dell’occupazione e un processo reale verso una pace giusta e duratura”.
“La Global Sumud Flotilla”, aggiunge Ranieri, “non è un atto provocatorio, ma un’azione concreta per portare un messaggio di umanità e giustizia. E l’Abruzzo e il Molise saranno in piazza, come sempre, dalla parte della pace.
“Quella di sabato”, conclude Carmine Ranieri, “sarà una mobilitazione diffusa e determinata, per ribadire che non si può restare in silenzio di fronte a una strage di civili che si consuma giorno dopo giorno sotto gli occhi del mondo”.