Teramo. “Ciao, Gianfranco Fiore, negli ultimi 15 anni autore di #Blob e alle spalle un’irregolare e sfrontata militanza cinematografica e teatrale. Caro Gianfranco abbiamo sempre amato le tue battute fulminanti, i tuoi aneddoti, i tuoi prolungati silenzi e quella discrezione sotto la quale celavi il tuo gusto sopraffino, la tua sapienza e le tue fragilità. I tuoi amici di #Blob”, così è stato salutato su Facebook dalla redazione del noto programma satirico di Rai3, Gianfranco Fiore Donati, autore tv e regista di origini teramane, scomparso ieri nella sua casa di Roma, all’età di 76 anni. Regista, sceneggiatore e direttore della fotografia, Gianfranco era figlio del comandante partigiano Adelchi Fiore Donati, uno dei protagonisti della Resistenza teramana, attivo nella battaglia di Bosco Martese. La sezione teramana dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha fatto una nota di cordoglio sulla morte di Fiore.
Tra i suoi film, il più noto “Blu cobalto” (1985), presentato al Festival di Venezia.
Un film che parlava degli aspetti della malattia negli ospedali, girato al Sant’Orsola di Bologna e nato dalla sua esperienza di degente come malato oncologico. Tra gli interpreti: Anna Bonaiuto, Enrico Ghezzi, Enea Cesari, Flavio Bonacci, Susanna Javicoli. A Gianfranco Fiore nel 2008 fu assegnata una targa di riconoscimento al cineteatro Comunale di Teramo, dal Premio internazionale per la fotografia Gianni Di Venanzo. “Era un grande cineasta e un grande amico del Premio Di Venanzo”, ha dichiarato Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra. “Lo ricordo con affetto, era molto legato alla sua città d’origine e fu molto contento quando gli consegnammo il riconoscimento della 13^ edizione del Premio Di Venanzo”.