Canistro. È morto l’orso investito la notte scorsa sulla ex Superstrada del Liri, l’Abruzzo perde un altro esemplare del suo animale simbolo. Simbolo di resistenza, di quella natura selvaggia che in tutti i modi si prova a tutelare ma che evidentemente sfugge al controllo degli umani.
L’animale è stato trovato poco lontano dallo svincolo di Canistro e per tutta la mattina si è cercato di avvicinarlo per verificare le sue ferite e le condizioni.
Si è capito subito che si era trattato di un investimento visto che sulla carreggiata è stata trovata una fatta. L’animale si è spostato e evidentemente molto stressato ha trovato rifugio tra rovi e vegetazione.
Solo lo scorso anno, a gennaio, la regione perdeva nello stesso modo Juan Carrito, il più terribile di sempre cucciolo di mamma Amarena, esemplare problematico e confidente, finito schiacciato contro il guard rail. In quel caso sulla strada tra Castel di Sangro e Roccaraso.
Investito e ucciso Juan Carrito, l’orso simbolo d’Abruzzo muore schiacciato a un guard rail
Solo qualche settimana fa i guardiaparco del Pnalm del versante laziale, a cui compete il controllo e la vigilanza sulla Valle Roveto, come ribadito in un incontro a Civitella Roveto, promosso dall’amministrazione comunale, avevano incontrato la popolazione rovetana per comunicare e promuovere le buone pratiche di convivenza tra orso e uomo. Ma purtroppo anche stavolta è arrivato il fallimento. L’Abruzzo ha perso un altro esemplare della sottospecie marsicana dell’orso bruno.