Pescara. E’ per entrare nel vivo della dialettica politica e delle dinamiche elettorali che fino al 25 maggio animeranno i salotti dei commentatori sulle pagine dei giornali, ma anche sul web in particolare nei social network, che giovedì 13 marzo a Pescara a partire dalle ore 18.00 il cinema Massimo ospiterà l’incontro regionale di Forza Italia. Il Governatore della regione Abruzzo Gianni Chiodi, candidato per il centro destra alla competizione per guidare la regione per la seconda volta, con il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, saranno i padroni di casa nell’incontro con l’onorevole Raffaele Fitto, ex ministro e fedelissimo di Silvio Berlusconi. Parteciperanno anche il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e tutti i parlamentari e i consiglieri abruzzesi. Parte da Pescara dunque il lungo cammino delle elezioni regionali, un cammino tortuoso iniziato in salita con un passaggio attraverso le porte girevoli delle aule dei tribunali, ma che ha subito ripreso la retta via guidato dalla bussola di un’agenda politica che, dopo oltre cinque anni di mandato della giunta guidata da Gianni Chiodi, tira le somme con il bilancio di un lavoro lungo e faticoso che ha prodotto come principale risultato la riduzione del debito regionale di oltre un miliardo di euro, una cifra enorme che non solo ci ha salvati dal default ma ci ha consentito un salto di qualità insperato: l’Abruzzo da regione canaglia diviene regione virtuosa insieme ad altre quattro alle quali nulla dobbiamo invidiare, Lombardia, Veneto, Umbria e Marche, come si legge anche nell’analisi puntuale di Alan Friedman nel suo libro Ammazziamo il Gattopardo che ha scalato in breve tempo tutte le classifiche e svela molti retroscena della crisi economica e politica italiana. Il rigore dei conti, ossessione e missione per il governatore Chiodi, risanare senza tagliare con sforbiciate a caso, eliminare gli sprechi soprattutto nel sistema sanitario senza diminuire i servizi. Fin qui i bilanci. Dalla prima tappa di Pescara, le alleanze, le prospettive, il futuro, i programmi per l’Abruzzo che verrà. Gianluca Rubeo