“Mentre il Presidente Marsilio solo a parole e mediaticamente si fa paladino della tutela dei Trabocchi abruzzesi e li considera un simbolo per la nostra Regione, noi ci adoperiamo nei fatti e presentiamo una interrogazione parlamentare per conoscere le reali intenzioni del Governo amico del Presidente della Regione.
Quello che chiederemo al Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare – on. Nello Musumeci, è di chiarire definitivamente se i Trabocchi abruzzesi – viste tutta una serie di fondate ragioni – saranno esclusi dalle procedure di gara previste dal ddl Concorrenza e dalla Direttiva Bolkestein in quanto non assoggettabili alla normativa e/o esclusi dalla stessa”.
Queste sono le parole dell’on. Giulio Sottanelli (Azione), che ha presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione parlamentare in merito ai Trabocchi abruzzesi.
“Diverse sono le ragioni per le quali i Trabocchi non sono assoggettabili alla normativa e/o vanno esclusi dalla stessa e le gare previste dal ddl Concorrenza. In primis, il “considerando” n°40 della stessa Direttiva che definisce gli “interessi di interesse generale” per i quali sono previste delle deroghe – relative al regime autorizzatorio e nei quali i Trabocchi rientrano a pieno titolo essendo tutelati da diverse leggi regionali.
Inoltre, negli atti di concessione demaniale rilasciati ai Trabocchi, la stessa concessione ha come oggetto e scopo quella di “mantenere una bilancia da pesca fissa”, pertanto non alle finalità “turistico-ricettive” a cui si riferisce la normativa europea “Bolkestein”.
In ultimo, a supportare e confermare il valore storico, artistico e culturale dei Trabocchi, è la loro candidatura all’Unesco come Patrimonio culturale immateriale nel progetto “Patrimonio culturale della Pesca” che vede come capofila il VeGal di Venezia e che coinvolge sette regioni italiane” sono le parole dell’on. Sottanelli.
“Marsilio, ha pubblicamente promesso nel convegno tenutosi a Roma a febbraio “Bolkestein e Trabocchi” – dove ero presente – di adoperarsi celermente per avere una risposta definitiva e chiarificatrice sulla vicenda, ma ad oggi niente, anche a seguito di diverse richieste e solleciti da parte degli operatori che non hanno avuto nessuna risposta. Anzi, il Presidente aveva anche fatto sapere di aver già interloquito con il Ministro e di aver ricevuto rassicurazioni. Abbiamo appreso però che solo qualche settimana fa è stata inviata una richiesta al Ministro per un incontro per rappresentare la questione, richiesta che è partita, ripeto, solo dopo innumerevoli solleciti da parte degli operatori. Sconcertante che per una richiesta di così elevata importanza siano necessari 6 mesi e sconcertante il fatto che questa richiesta dimostra come fino ad ora non si sia fatto niente e che tutte le cose raccontate non hanno avuto riscontro e, come per mille altre cose, è stata solo propaganda” afferma Giovanni Luciano, Segretario della provincia di Chieti di Azione.
“Ricordiamo che il Presidente Marsilio è un esponente nazionale di Fratelli d’Italia, partito che governa attualmente il Paese. A questo punto due sono le cose: o Marsilio non conta nulla a livello nazionale, o Marsilio dei trabocchi e dell’Abruzzo non importa nulla. Qualsiasi opzione certamente è allarmante” sottolinea Luciano.
“Questa non è una battaglia in difesa di un privilegio, tutti concordano che i Trabocchi non rientrano o sono esclusi dalla stessa direttiva comunitaria. È necessario, però, porre fine a questa incertezza celermente per dare l’opportunità agli abruzzesi, custodi di questa tradizione, che vogliono investire nel migliorare queste strutture e salvaguardarle di poterlo fare. I Trabocchi sono il nostro simbolo per antonomasia , non si può più perdere tempo” conclude Luciano.
“Vedremo cosa ci risponderà il Ministro, ci aspettiamo una risposta definitiva e positiva. Qualora il ministro non rispondesse ho già pronto un Question Time che gli presenteremo appena sarà in aula. Spero che il Presidente Marsilio e tutti i rappresentanti di Governo abruzzese si adoperino, a differenza di quanto fatto fino ad ora, cercando anche loro di avere una risposta dal loro Ministro.
Le premesse non sono delle migliori, ma la speranza è l’ultima a morire. Noi faremo la nostra parte a tutela di un simbolo della nostra regione”, conclude Sottanelli.