Rieti.
“Ci sono almeno 120 vite spezzate in questo momento”. Lo afferma il premier Matteo Renzi in conferenza stampa da Rieti. È questo il tragico, e ancora provvisorio, bilancio delle vittime del sisma già formalmente accertate. Lo ha indicato il direttore dell’ufficio emergenze del Dipartimento, Titti Postiglione, spiegando che i morti sono 86 nell’area di Accumuli e Amatrice, nel reatino, e 34 nell’area di Arquata del Tronto, nelle Marche. Arriva anche il primo bilancio ufficiale ed ancora provvisorio della Protezione Civile sui feriti del sisma che al momento sarebbero 270: 196 nell’area di Amatrice e Accumuli, nel reatino, e 74 nell’area di Arquata, nelle Marche. Tra le vittime moti bambini che per effetto del cosiddetto “turismo di ritorno” ripopolano in estete questi piccoli centri montani semi deserti d’inverno. Tre le giovani vittime c’è Marisol Piermarini, di soli 18 mesi morta crollo della casa dove si trovava insieme al papà Massimiliano e alla mamma Martina Turco, una giovane abruzzese scampata al terremoto dell’Aquila nel 2009. Ci sono un bambino di 8 mesi, la vittima più piccola, il fratellino di 8 anni che se ne vanno via insieme per sempre ad Accumoli, e un maschietto di 4 anni, che ha trovato la morte ad Amatrice. E sempre qui si è compiuto il tragico destino di due gemellini di 7 anni, Simone e Andrea, il primo hanno provato a salvarlo inutilmente con un massaggio cardiaco, il secondo lo hanno raccolto in un piccolo sacco bianco nello strazio degli zii presenti al posto dei genitori ricoverati in ospedale. E poi tanti altri piccoli angeli trovati abbracciati alle mamme e ai papà che hanno cercato di proteggerli, o in braccio a uno zio che chiede di
speratamente aiuto, come racconta una testimone andata a soccorrere i genitori in una delle frazioni devastate. Fortunatamente anche qualche lieta notizia che rischiara, se pur di poco, questo bagno di sangue e lacrime. Ce l’hanno fatta a Pescara del Tronto Leone, 6 anni, e il fratellino Samuele di 4, sopravvissuti grazie alla nonna Vitaliana che li ha fatti infilare sotto il letto e li ha coperti con il suo corpo. Ha riportato fratture multiple ed è ricoverato ad Ancona Andrea B, un 14enne, studente del liceo scientifico a Roma, anche lui in visita ai nonni mentre i genitori erano rimasti nella capitale. Andrea era insieme a un gruppo di amici per due dei quali pare che non ci sia stato nulla da fare. Estratto morto anche il bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa ad Amatrice, che ha chiesto aiuto e forse anche mandato un sms con il cellulare al padre. Da un po’, però, non si registrano più segnali dal bambino. “Fortemente commosso” per la perdita di tante giovanissime vite anche Papa Francesco. Il poliziotto Ezio morto con i figli, ma non è l’unico servitore dello Stato a pagare un duro tributo. Perde il figlio Marco di 28 anni anche il questore di Frosinone Santarelli, originario del centro reatino. Dolori che si intrecciano con l’amara gioia di una salvezza i soccorritori ne hanno estratti dalle macerie in tanti, Yuri dopo nove ore, Vinicio, gambe fratturate, sepolto dalle macerie per 12 ore. Arriva anche Padre Bogdan, pastore ortodosso da Fermo per i suoi 77 romeni residenti ad Amatrice, chissà quando verrà il turno di Sultana e Hohmed, due ragazze afgane finite stritolate in una casa quasi impossibile da soccorrere visto che è in un punto pericoloso. I loro corpi restano là questa notte, e alle macerie non si avvicineranno più i loro amici afgani rifugiati: nessuno veniva a cercare le due ragazze afgane e uno di lo si è messo a scavare con le mani. Solo che lo hanno preso per uno sciacallo e arrestato. Per cinque minuti. Poi però gli hanno chiesto scusa. o. Sempre ad Amatrice è crollato lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, che ospitava 70 persone, finora le salme rinvenute sono due.
Una corsa contro il tempo quella che i cani delle unità cinofile di protezione civile, vigili del fuoco,
soccorso speleologico e delle varie associazioni impegnate nei soccorsi, stanno combattendo nei diversi comuni dell’Ascolano duramente colpiti dal sisma. Tra questi Arquata e Pescara del Tronto, quest’ultima, una frazione letteralmente cancellata dal sisma. Qui sono state impegnate per tutta la giornata numerose unità cinofile con l’obiettivo di salvare quante più vite possibile, ma “con il passare delle ore la possibilità di trovare persone ancora in vita è sempre più fievole. Sei le unità del corpo nazionale soccorso alpino e speleologi operative ad Accumuli ed Amatrice, unità cinofile della Lombarda, della Misericordia di Firenze, della protezione civile della Regione Calabria, anche con cani molecolari. Dieci le unità cinofile dalla Regione Abruzzo. Cani da macerie, addestrati a ritrovare i dispersi nei casi di calamità naturale e che in molti casi sono riusciti ad indicare ai soccorritori i punti esatti in cui scavare. Ma oltre ai cani delle varie associazioni sono tanti anche i cani portati da privati cittadini che da questa mattina sono accorsi nelle zone terremotate per cercare di dare il proprio aiuto. Un aiuto difficile, anche perché per tutto il giorno di sono succedute continue scosse di assestamento. Tanti volti sconosciuti e senza nome dei soccorritori, ma anche i tanti volontari accorsi sul luogo del disastro tra i quali molti giovani aquilani che il terremoto lo conoscono bene. Sonole storie delle prime 18 ore della tragedia di Amatrice.
La prima violentissima scossa di stanotte ha colpito Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Le scosse sono state avvertite anche a molti chilometri di distanza, fino a Roma e Napoli. La terra intanto continua a tremare: un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Violente scosse di terremoto sono state registrate anche stasera in alcune località delle Marche. . Sono 1500 gli sfollati solo nelle Marche.
A Roma è rientrato dalla Sicilia il presidente Mattarella, a lui in una telefonata il presidente Usa Obama ha offerto ‘aiuto e assistenza’. Stessa offerta anche da parte del Segretario di Stato Kerry al ministro degli Esteri Gentiloni. Oggi e domani bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici pubblici.


