Avezzano. “Lotte contadine e riforma agraria nell’Italia del dopoguerra. Il Fucino, la mobilitazione popolare e l’esproprio delle terre dei Torlonia”. È il titolo del convegno di studi in corso ad Avezzano, al Castello Orsini Colonna, che si concluderà domani 25 ottobre.
Il convegno nazionale è stato organizzato dall’Istituto abruzzese per la storia della resistenza e dell’Italia contemporanea con il patrocinio delle Università degli Studi dell’Aquila, di Teramo, di Pescara-Chieti, del Molise e del Consiglio e della Giunta regionale dell’Abruzzo, della provincia dell’Aquila, del comune di Avezzano, della Fondazione Brigata Maiella, della fondazione Abruzzo riforme, dell’associazione Presenza culturale e del Sentiero della libertà/Freedom trail.
L’obiettivo è quello di raccontare, tramandare, un periodo cruciale nella storia d’Italia, caratterizzato dalle lotte dei contadine meridionali e dall’applicazione in molte regioni e nel Fucino della riforma agraria. Studiosi e studiose di fama nazionale e internazionale si confronteranno sui processi e gli eventi che accompagnarono la riforma e che portarono alla creazione degli enti preposti alla gestione delle trasformazioni da questa determinati; sul ruolo dei partiti di massa nel corso della mobilitazione popolare per l’esproprio delle terre detenute dal principe Torlonia in Abruzzo e sugli effetti di tale provvedimento; sulle molteplici fonti a disposizione di studiosi e docenti per ricostruire in termini multidisciplinari gli avvenimenti che interessarono il Fucino e la Marsica negli anni Cinquanta.

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Lotte contadine del Fucino al centro del convegno nazionale al Castello Orsini di Avezzano