Pescara. La tenacia degli abruzzesi è leggendaria. L’ha rappresenta bene la vignetta di Graziano Fabrizi che si contrappone a quella “satirica” di Charlie Hebdo. Ma l’Abruzzo va avanti e non si ferma. Neve, terremoto, blackout, valanghe e alluvioni non ci fermano. L’abruzzese, come dice qualcuno facendo – qui sì – satira, si piega solo per raccogliere la genziana. E anche stavolta l’orgoglio di un popolo forte e gentile è apparso evidente davanti agli occhi del mondo, nelle difficoltà estreme.
Ci siano presi le calamità naturali, 20 milioni di tonnellate di neve in pochi giorni, oltre 300mila persone al freddo, al buio e senz’acqua, quattro scosse di terremoto, una valanga senza precedenti e molto di più. Ma ci stiamo rialzando. E a chi fa satira, e ci vede tutti morti sotto la neve che arriva e che uccide, rispondiamo che “noi non molliamo un cazzo”. @pietroguida