Teramo. “La sicurezza non va in vacanza ed è tempo che ognuno si assuma le sue responsabilità e si lavori ad un piano per la sicurezza totale degli edifici scolastici”. E’ l’appello che l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo lancia ai sindaci della provincia e ai parlamentari abruzzesi affinchè si effettuino le verifiche sismiche degli edifici scolastici, dove ancora non fatto, e si porti avanti un piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti, dove possibile, e di costruzione di edifici nuovi, privilegiando le soluzioni che portino alla massima sicurezza per gli studenti e gli operatori scolastici. “Quando si parla di sicurezza dei nostri figli – sottolinea il presidente dell’Ordine, Arch. Raffaele Di Marcello – non ci si può accontentare degli indici minimi di legge, ma si deve puntare al massimo. Tra l’altro molti nostri edifici scolastici, al di là della sicurezza sismica, per ubicazione, tipologia e conformazione degli spazi, non sono più idonei alle moderne esigenze didattiche ed educative”.
L’Ordine sottolinea come, sicurezza sismica a parte, molti edifici non risultano pienamente conformi alle norme di sicurezza generali sui luoghi di lavoro e, come sottolineato dallo stesso Ministero dell’Istruzione, oltre il 50% degli edifici scolastici italiani è addirittura privo di certificazione antincendio. Sarebbe quindi opportuno che gli organi di vigilanza evidenziassero le carenze amministrative e tecniche, analogamente a quanto si fa per le strutture lavorative private, sanzionando le inadempienze e pretendendo la messa a norma delle strutture. “Gli edifici scolastici – evidenzia Di Marcello – dovrebbero essere progettati come veri e propri centri civici, a servizio dell’intera collettività, e come tali costruiti con il grado di sicurezza più alto, in modo da essere utilizzati anche nell’emergenza. Ad oggi, purtroppo, ci si nasconde dietro la mancanza di fondi dimenticando che la politica deve dare risposta ai problemi reali dei cittadini. Per questo ci appelliamo anche ai nostri parlamentari affinchè portino le istanze dei territori a Roma e promuovano un piano nazionale di messa in sicurezza delle scuole che, in tempi brevissimi, porti al totale rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico, attraverso concorsi di progettazione che definiscano le migliori ipotesi architettoniche e costruttive”.