L’Aquila. La scuola come risorsa strategica per contrastare lo spopolamento delle aree interne: è questa la proposta lanciata da Fabrizio Giustizieri, Segretario Provinciale L’Aquila di Sinistra Italiana – AVS, e da Camilla Diamanti, membro della Segreteria provinciale, in un comunicato stampa congiunto.
Secondo i dati citati da AVS, negli ultimi dieci anni la provincia dell’Aquila ha perso circa 4.000 studenti, mentre a livello regionale il calo supera i 20.000 alunni. Questo fenomeno, spiegano, si inserisce in un trend nazionale e si aggrava nelle aree interne e montane, dove “la chiusura di un plesso scolastico non è soltanto una questione logistica: è la perdita di un presidio sociale, culturale e di cittadinanza. Dove chiude la scuola, spesso inizia un processo irreversibile di spopolamento”.
Per invertire la rotta, Alleanza Verdi e Sinistra ha annunciato un’iniziativa legislativa in Parlamento che si concentra su due fronti: la qualità educativa e la giustizia territoriale. Le misure proposte prevedono:
- Classi non sovraffollate: non meno di 14 e non più di 20 alunni, con un tetto massimo di 18 in presenza di un alunno con disabilità, ridotto a 15 se sono più di uno.
- Potenziamento del personale: un rafforzamento stabile del personale ATA.
- Revisione dei criteri di dimensionamento: per evitare gli accorpamenti forzati che allontanano il servizio educativo dai piccoli comuni.
Il documento sottolinea, inoltre, la necessità di politiche coordinate, che integrino la scuola con altri servizi essenziali come “trasporti scolastici efficienti” e “sanità di prossimità”.
I rappresentanti di AVS hanno infine lanciato una critica al governo, dichiarando che “per noi il benessere di un Paese non si misura in carri armati ma in scuole, non si misura in mitra ma in numero di alunni per classe”.