Pescara. «La discussione di ieri in Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” segna un passaggio tutt’altro che banale per la tutela ambientale della nostra regione: il Movimento 5 Stelle ha operato con determinazione per ribadire che la Riserva del Borsacchio non è un bene negoziabile da stralciare con la scorciatoia di una norma “notturna”», afferma la consigliera regionale del Movimento 5 stelle in Regione Abruzzo Erika Alessandrini.
«Nel dicembre 2023 – ricorda la consigliera Alessandrini – la maggioranza di destra ha commesso un errore gravissimo: con un emendamento piombato in aula nel cuore della notte ha quasi cancellato la Riserva del Borsacchio, riducendone il perimetro da oltre 1.100 ettari a poche decine. Il Movimento 5 stelle è stata l’unica forza politica a votare contro quell’atto improvvisato e dannoso, sbagliato nel metodo e nel merito. La situazione è stata talmente mal gestita che il Governo stava per impugnare la norma per evidenti profili di incostituzionalità. L’impugnativa è stata evitata solo grazie al patto di leale collaborazione che il Presidente Marsilio ha dovuto chiedere al Governo, assumendo l’impegno di rivedere la norma secondo le procedure previste dalla legge».
«Nel frattempo, però, in questi 2 anni, la destra non ha fatto nulla», spiega la consigliera del M5S, «e nonostante ripetuti tentativi — proposte di legge, emendamenti e richieste formali presentate in più occasioni dall’intera opposizione per ripristinare l’originario perimetro della Riserva — la maggioranza ha sempre votato contro, scegliendo scientemente di mantenere in piedi un provvedimento che essa stessa ammette essere solo provvisorio. Ieri, finalmente, quel provvedimento è tornato in Commissione. Anche questa volta le forze di minoranza, con il Movimento 5 Stelle in prima linea, hanno chiesto di cancellare subito lo scempio del 2023 e ripristinare la perimetrazione originale: ancora una volta la destra ha detto no.
«Davanti a quest’ennesima chiusura ideologica, – prosegue la Alessandrini – siamo intervenuti per impedire nuovi colpi di mano: con un nostro emendamento abbiamo blindato l’intero procedimento di nuova perimetrazione all’interno del percorso normativo completo, trasparente e partecipato previsto dalla legge nazionale e regionale».
«L’approvazione di questo emendamento rappresenta un risultato fondamentale — dichiara la consigliera — da oggi non sarà più possibile ridurre o alterare la Riserva del Borsacchio con interventi improvvisi, accordi al buio o fughe politiche in avanti. Tutto dovrà passare attraverso il coinvolgimento dei Comuni, delle associazioni ambientaliste, dei cittadini, degli enti tecnici e scientifici chiamati a tutelare un patrimonio naturale prezioso.
Chi ha pensato di poter cancellare la Riserva con un colpo di spugna si ritrova oggi a dover fare i conti con la legge e con la nostra determinazione. Abbiamo fermato l’arroganza e imposto le regole: ora vogliamo capire dove vogliono arrivare. Noi continueremo a batterci per il ripristino completo del perimetro originario, perché il Borsacchio va difeso per intero, non a pezzi.»
«Questo è ciò che oggi il Movimento 5 Stelle rivendica: aver restituito legalità, garanzie e trasparenza al futuro della Riserva del Borsacchio, contro chi ha già dimostrato di voler cancellare le aree protette non solo sulla carta ma anche con il taglio dei fondi», conclude Erika Alessandrini.


