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La riscossa delle aree interne a Navelli: “Qui c’è un futuro”

Alessandra Ciciotti di Alessandra Ciciotti
1 Luglio 2025
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Navelli. “Nessuna rassegnazione, nelle aree interne d’Abruzzo c’è un futuro, perché la vera innovazione non è fatta di grandi opere ma di una comunità riconnessa, di collaborazione istituzionale di territori che non si arrendono allo spopolamento e fanno squadra per offrire sempre più servizi a famiglie, giovani e anziani”.

Da Navelli, simbolo virtuoso della resistenza delle aree interne, si alza, forte e chiara, la volontà di resilienza e riscossa dell’Abruzzo interno aquilano emersa nel corso dell’importante e partecipato convegno che si è tenuto ieri nella sede del Comune dal titolo “Comunità resilienti, innovazione sociale e futuro dei piccoli comuni dell’Abruzzo interno”, promosso dall’Associazione Location. Per la prima volta il messaggio parte da un tavolo nel quale si sono confrontati tutti gli attori più importanti della rinascita e della ricostruzione sociale che passa dai servizi alle famiglie e ai più giovani e dalla consapevolezza che solo lavorando tutti insieme si potrà dire “qui vale la pena restare”.

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Un ricco parterre istituzionale ha animato un dibattito incentrato sulle sfide, le opportunità e i modelli di sviluppo delle aree interne dell’Abruzzo, con gli interventi di Roberto Santangelo, assessore regionale con delega al Sociale e alla Cultura; Manuela Tursini, assessore Comune dell’Aquila con delega alle Politiche Sociali; Paolo Federico, sindaco di Navelli; Deborah Visconti, sindaco di Sant’Eusanio Forconese e presidente Unione Comuni Montagna Aquilana; i consiglieri regionali Massimo Verrecchia e Pierpaolo Pietrucci; Gianni Anastasio, sindaco di Pizzoli, presidente Ecad 5 e coordinatore dei comuni del cratere; Karin Sorgi, presidente Leonardo Società Cooperativa Sociale; Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (USRC); Salvatore Provenzano, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (USRA). A moderare il giornalista Rai Alberto Orsini.

Ad aprire i lavori è stato il padrone di casa, il sindaco di Navelli, Paolo Federico: “Nei nostri comuni, in questi anni, abbiamo sempre cercato di mantenere alto il livello della qualità dei servizi, sviluppando proposte che vengono prese ad esempio come modelli di buona prassi. Nel nostro caso mi viene da pensare a i nidi, al centro sociale anziani, all’assistenza domiciliare, alle scuole, ai punti di pronto intervento, al segretariato sociale. Dobbiamo continuare in questa direzione, perché solo offrendo questi servizi essenziali possiamo garantire un futuro alle nostre comunità”.

Ha spiegato l’assessore regionale al Sociale Roberto Santangelo: “Le aree interne si spopolano per due motivi principali: sanità e scuola. Per le famiglie il lavoro non è un elemento determinante, perché sono disposte a viaggiare, ma sulla formazione dei figli non lo accettano e preferiscono spostarsi. Bisogna ragionare in termini di sistema, lavorando in sinergia, mettere a servizio delle comunità le risorse, immaginando un sistema scolastico con ore didattiche ed altre attività pomeridiane, sportive e culturali. Dobbiamo fare un salto di qualità con progettazioni coerenti che nascono dal basso, bisogna lavorare con i territori. In questi anni sono partiti diversi progetti sperimentali, le risorse ci sono, occorre utilizzarle nel migliore dei modi, stando al passo con i tempi, non abbiamo la bacchetta magica ma attraverso una giusta progettazione possiamo fare la differenza”.

A portare l’esperienza del Comune dell’Aquila, l’assessore al Sociale Manuela Tursini: “Il nostro principale obiettivo è contrastare le disuguaglianze sociali. L’Aquila è una città che ha dovuto sopportare molte prove e ha subito anche un forte spopolamento dopo il terremoto del 2009. Sono state proprio le politiche sociali a far rivivere la città. Parliamo di un grande centro urbano senza tralasciare le periferie che abbiamo messo al centro del piano sociale con numerosi interventi. Lavoriamo al contrasto della povertà educativa, abbiamo aperto centri di aggregazione, centri di ascolto gratuiti, affinché i ragazzi possano rivolgersi a professionisti del settore per intercettare il disagio giovanile, e poi ancora nuovi asili nido, centri estivi. Queste sono solo alcune delle misure che dimostrano la grande attenzione al sociale del nostro Comune”.

Ha poi aggiunto la presidente dell’Unione comuni montagna aquilana Deborah Visconti: “Stiamo incentivando azioni strategiche e di crescita, incrementando la collaborazione tra pubblico e privato che ha già prodotto traguardi importanti. Nell’ultimo anno abbiamo sviluppato una rete territoriale molto importante, con progetti che riguardano in particolare bambini e ragazzi, oltre che i fragili. Perché sono loro il nostro futuro”.

Il coordinatore dei comuni del cratere Anastasio ha sottolineato: “Dobbiamo avere stima di noi stessi perché quello portato avanti fino ad oggi è un lavoro di altissimo livello. Non era facile uscire dal 6 aprile 2009 come abbiamo fatto noi, abbiamo superato gli ostacoli più difficili. Lo spopolamento riguarda tutti, non sono i piccoli comuni delle aree interne ma anche un grande comune come quello dell’Aquila e per contrastarlo bisogna credere veramente che un nuovo futuro è possibile con l’impegno di tutti, senza divisioni”.

Ha poi osservato il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci: “Ormai non si parla più di resistenza ma di ‘esistenza’ delle aree interne. Il tema dello spopolamento è stato trattato più volte nel corso degli anni ma non c’è mai stata una misura efficace e rivoluzionaria per garantire un cambiamento. Il parametro per erogare servizi rimane sempre quello del numero di abitanti, che diminuiscono e di conseguenza aumenta il disagio. È necessario migliorare la qualità della vita attraverso misure concrete, ad esempio incentivando il telelavoro, eliminando il bollo auto per chi vive in questi territori”.

D’accordo il capogruppo di FdI, Massimo Verrecchia: “Il criterio territoriale che ha sottolineato Pietrucci è una battaglia che il presidente Marco Marsilio porterà al tavolo della Conferenza delle Regioni. Abbiamo dovuto fare delle scelte in questi anni ma ci abbiamo messo tanta buona volontà per offrire servizi essenziali. A cominciare dalla sanità, una partita difficile, mantenendo aperti presidi ospedalieri, punti di primo intervento e punti nascita. E poi ancora con il potenziamento dei trasporti, come la tratta ferrovia Pescara-Roma, il collegamento Pescara-L’Aquila”.

È poi intervenuta la presidente di Leonardo Società Cooperativa Sociale, Karin Sorgi: “Siamo perfettamente consapevoli che i servizi educativi siano la condizione essenziale per garantire il diritto all’abitare. Restare in un territorio è possibile solo se ci sono presidi stabili e continuativi. Ad esempio, sono profondamente orgogliosa del successo che abbiamo avuto con il nido di Navelli, che accoglie bambini da tutto il circondario. Dobbiamo far capire alle famiglie che questo è un territorio in cui vale la pena restare”.

In questo senso, Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (USRC), ha evidenziato: “La ricostruzione è in fase avanzata e gli uffici speciali, nati con un obiettivo preciso, oggi guardano allo sviluppo di tanti progetti sociali. È una missione anche più ardua della ricostruzione fisica. Possiamo essere complementari alle esigenze del territorio perché ce lo chiedono sindaci e associazioni. Iniziamo ad entrare in una nuova fase rispetto alla missione iniziale e il Governo ci sostiene in questo processo. L’innovazione potrebbe costituire sicuramente un elemento di contrasto allo spopolamento”.

Salvatore Provenzano, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (USRA), ha aggiunto: “Vengo da un piccolo paesino della provincia di Caltanissetta, una terra in qualche modo ‘depressa’, dove purtroppo si percepisce la rassegnazione, invece qui no. C’è un grande senso di appartenenza, investire e provare ad invertire la rotta, dando la possibilità alle persone di venire a vivere in questo territorio è ancora più doveroso, proprio perché c’è questa volontà di rimanere, e penso sia una bella opportunità da cogliere”.

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