L’Aquila. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, è intervenuto nel dibattito sull’emendamento alla legge regionale sulla Polizia Locale, commentando le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. Biondi si è detto sorpreso che il dibattito si concentri su presunte criticità del Comune dell’Aquila, mentre in altri comuni abruzzesi esisterebbero situazioni “analoghe o ancora più complesse”.
Le situazioni degli altri capoluoghi e comuni
Biondi ha messo in discussione l’incongruenza della norma, citando una serie di casi in altre città. Secondo il sindaco, a Chieti e Teramo la Polizia Locale è guidata da un funzionario e non da un dirigente, con il rischio di richieste di risarcimento per mansioni superiori. A Pescara, il dirigente sarebbe un incarico fiduciario a tempo determinato, mentre ad Avezzano il comandante è un dirigente di ruolo che ricopre anche altre funzioni, in contrasto con la legge che richiederebbe l’esclusività dell’incarico.
“Nessuna di queste situazioni giustifica un attacco mirato contro il Comune dell’Aquila, cosa che mi viene da pensare leggendo la nota del presidente”, ha dichiarato Biondi.
Le critiche alla vecchia legge e l’Anac
Biondi ha ricordato le criticità storiche della Legge Regionale n. 42 del 2013, che a suo dire aveva generato paradossi. La legge, infatti, imponeva ai sindaci la nomina del comandante senza possibilità di scelta e senza specifici titoli di accesso, come la laurea. Queste disposizioni, secondo Biondi, avrebbero contraddetto i principi dell’anticorruzione, che prevedono la rotazione dei dirigenti, tema su cui anche l’Anac è intervenuta nel 2023.
Il dibattito politico e la richiesta di chiarezza
Il primo cittadino ha aggiunto che nessun sindaco abruzzese ha espresso dissenso all’emendamento, e l’ANCI ha richiesto un’audizione per discutere la problematica fin dall’aprile 2025.
Biondi ha concluso ribadendo la necessità di un aggiornamento della legge regionale per “superare paradossi, chiarire requisiti, criteri e responsabilità”. L’emendamento, ha sottolineato, pone fine a “numerosi fraintendimenti”, e la sua approvazione assicurerà professionalità, sicurezza e legalità per i cittadini, senza che “nessun potere democratico possa essere minacciato da privilegi di casta e nessuna legge nazionale possa essere superata costituzionalmente da interessi di parte”.