L’Aquila. Trecentomila persone senza elettricità, almeno cinquemila senz’acqua: è in Abruzzo che il maltempo sta causando nelle ultime ore i maggiori disagi, tanto che è stato deciso l’intervento dell’esercito, sollecitato soprattutto dai sindaci di Teramo e Chieti, le zone più colpite.”Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, mi ha appena comunicato che il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha dato disposizioni per fare avvicinare da Foggia i mezzi e gli uomini occorrenti per le operazioni ritenute necessarie, a seguito di puntuale istruttoria tecnica dei Prefetti competenti”. Lo rende noto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che ha accolto gli appelli di alcuni sindaci dopo i problemi causati dall’eccezionale ondata di maltempo su gran parte della regione. “Siamo oltre le nostre possibilità afferma il presidente della provincia di Teramo Renzo Di Sabatino . Anche il sindaco di Lanciano è allo stremo: “Siamo in piena emergenza. La nevicata eccezionale di ieri ha accumulato al suolo tra i 70 e gli 80 centimetri, ma l’urgenza è l’assenza di luce, gas e acqua”. Chiede perciò l’aiuto della Protezione Civile e della Regione Abruzzo. La Regione Abruzzo ha avviato le procedure per la richiesta dello stato di emergenza nazionale. E’ infatti in corso la raccolta dei dati. La situazione è critica in tutta la regione: la viabilità è semi paralizzata, scuole e uffici chiusi praticamente ovunque, ma è la situazione energetica che preoccupa di più ed è peggiore anche dell’eccezionale ondata di maltempo del marzo 2015, quando rimasero disalimentate circa 120mila utenze (circa 250mila persone). Mezza Teramo è senza luce, Atri, Mosciano e la Val Fino sono quasi isolate. Gravi problemi idrici ovunque, specie per l’ospedale di Atri, che ha riserve d’acqua per poche ore.
”Oggi le emergenze sono: la quasi impossibilità di continuare nello spazzamento perchè non sappiamo più dove mettere la neve che stiamo togliendo dalle strade. L’altra è quella dell’energia elettrica che manca, che interessa 10.000 nostri concittadini e che sta procurando per davvero grandi difficoltà perchè non hanno possibilità di scaldarsi e di uscire di casa”. Lo ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio parlando di una città che anche questa mattina è assediata dalla neve, anche se non nevica, al cui interno si circola con grande difficoltà, con auto ai lati delle strade letteralmente sommerse dalla neve che ha raggiunto un’altezza media di 80 centimetri con punte di un metro e 20, mentre la vie principali di accesso sono percorribile. Con le scuole che resteranno chiuse anche mercoledì e giovedì mentre anche oggi sono rimasti chiusi tutti gli uffici pubblici. ”Il problema lo possiamo risolvere soltanto iniziando a togliere la neve” ha aggiunto Di Primio “sto chiamando il corpo Forestale dello Stato perchè abbiamo bisogno di autorizzazioni per stoccare la neve perchè si tratta di rifiuti speciali. Abbiamo necessità di entrare con i mezzi in città e questo non è possibile al momento perchè i camion grandi che potrebbero trasportare la neve non riescono ad accedere nel centro”. Un motivo, quest’ultimo, per il quale il primo cittadino chiede aiuto anche all’Esercito ovvero al Genio Militare: ”Abbiamo chiesto il supporto dell’Esercito non per spalare la neve come qualcuno pensa” dice ancora Di Primio “ma perchè abbiamo necessità di rimuovere questi cumuli di neve, quindi solo con i mezzi dell’Esercito potremo agevolare questa operazione perchè oggi è difficoltoso anche entrare. Dovremmo spostare la neve in punti di raccolta,che possono essere piazza Garibaldi piuttosto che San Giustino, o la Trinità e poi da lì trasportarla fuori città. Questo è quello che dobbiamo affrontare come problema da subito. Poi c’è l’emergenza della previsione meteo di domani che rischia di far sfumare tutto quello che faremo oggi”. “C’è poi il problema legato alla caduta di numerosi alberi e di qui un appello ai cittadini: ”L’appello è sempre lo stesso perchè la situazione emergenziale è anche peggiorata perchè oltre alla difficoltà del trasporto oggi c’è la difficoltà e la pericolosità del camminare dove ci sono degli alberi sottolinea Di Primio Oggi il vero problema nell’effettuare le operazioni di spazzamento è legato al fatto che gli alberi sono caduti su molte strade cittadine e provinciali, abbiamo alberi che continuano a cadere e rappresentano un pericolo molto grave per i pedoni: quindi l’invito è di uscire solo se se ne ha bisogno e di farlo tenendo conto di queste pericolosità che non nascono solo dallo scivolare sulla neve o sul ghiaccio ma anche da quello che ci può cadere addosso perchè molti alberi sono ormai in situazioni critiche”.
Riaperto sull’autostrada A14 il tratto tra Pescara Ovest e Lanciano, in entrambe le direzioni, chiuso da ieri sera a causa della caduta in carreggiata di un cavo elettrico che ha ceduto sotto al peso della neve. Con le nevicate che stanno dando una tregua è cessato anche il codice rosso, cioè divieto temporaneo ai mezzi pesanti. Lo stop ai tir resta in vigore su un tratto della A24, quello tra Valle del Salto e Teramo, in entrambe le direzioni, mentre si viaggia regolarmente sulla A25. Il vero problema, però, in queste ore, in Abruzzo, è la viabilità ordinaria, letteralmente in tilt.
La situazione più critica si registra nella zona di Chieti e nel Teramano, dove sono arrivate le turbine dell’Anas Marche a supporto dei mezzi abruzzesi. Liberata, tra le altre, la strada che conduce all’ospedale di Atri (Teramo). In provincia di Pescara, sulla Strada statale 16, dalle 22 di ieri e fino alle 14 di domani, su disposizione del Prefetto, non possono circolare i mezzi pesanti. Migliora la situazione sull’autostrada A14 dopo il maltempo e la neve degli ultimi di giorni. A confermarlo è Raffaella Russo, comandante del C.O.A. di Pescara, che ha competenza sulla tratta che va da Cattolica (Rimini) a Poggio Imperiale (Foggia), abbracciando la Romagna meridionale, Marche, Abruzzo, Molise e la parte nord della Puglia.