Teramo. Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Volante della Questura interveniva presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Mazzini” di Teramo, dove era segnalata la presenza di una persona ubriaca in escandescenza.
Sul posto gli agenti delle Volanti e del Posto di Polizia dell’ospedale, presidio che nell’ultimo periodo è stato rinforzato dal Questore di Teramo, notavano immediatamente il soggetto molesto, un cittadino tunisino di anni 32, e accertavano che il predetto, poco prima, aveva aggredito un operario addetto alla manutenzione dell’ospedale, a cui nell’immediato aveva prestato ausilio un vigilante in servizio.
Il predetto si presentava agli agenti intervenuti agitato e aggressivo, condotta che aveva già manifestato in precedenza nei confronti del personale medico, del vigilante, e delle persone presenti.
Nonostante il tentativo degli agenti di calmarlo, alla richiesta di documenti per l’identificazione, sputava e inveiva nei confronti dei poliziotti, fino a colpirli con calci e pugni.
Gli agenti procedevano pertanto a mettere in sicurezza il cittadino tunisino utilizzando le apposite manette in dotazione, e ad accompagnarlo in Questura, ove veniva sottoposto a perquisizione personale.
Uno degli operatori di polizia intervenuto, a seguito della colluttazione, ricorreva alle cure mediche e veniva refertato per lesioni ad un ginocchio e ad un polso giudicate guaribili in cinque giorni, medesima prognosi dell’operaio precedentemente colpito dal cittadino tunisino.
L’uomo veniva pertanto tratto in arresto nella flagranza dei reati di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, e, su disposizione del Sostituito Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, tenutasi nella tarda mattinata odierna.
All’esito dell’udienza l’arresto veniva convalidato dal Giudice, che disponeva nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di dimora nel comune capoluogo.