L’Aquila. Giuliano Pisapia (avvocato, europarlamentare, scrittore, già sindaco di Milano) e Lia Quartapelle (parlamentare, ricercatrice dell’Istituto per gli studi di politica internazionale) sono stati gli ospiti del trentacinquesimo incontro di ‘Un libro, il dialogo, la politica’, la rubrica in diretta Facebook curata da Michele Fina. Al centro dell’incontro il libro scritto dai due ‘La politica raccontata ai ragazzi. Perché può essere bella, perché puoi farla anche tu!’ (De Agostini).
Fina lo ha introdotto definendolo un testo, “rivolto ai ragazzi, in particolare quelli che frequentano le scuole medie. Vorrei tuttavia consigliarlo anche agli adulti, visto che raccoglie la sfida di riscoprire le ragioni che spingono verso l’attività politica, un esercizio con cui ognuno di noi deve sempre fare i conti”.
Pisapia ha messo in evidenza il messaggio da cui parte il libro, “di politica si parla tanto, i ragazzi la vedono rappresentata attraverso i dibattiti televisivi. Da parte nostra, abbiamo voluto mostrare attraverso vicende di cose realizzate che hanno portato cambiamenti, in tutto il mondo, che la politica è bella ed è bello esserne protagonisti”. Per questo il libro fa molto ricorso agli esempi, perché, ha spiegato Quartapelle, era necessario “cercare storie con cui i ragazzi potessero relazionarsi, così che potessero vedere che la politica è fatta di tante occasioni di impegno”. Fina ha chiesto agli autori anche dell’esperienza delle presentazioni, che li ha portati a confrontarsi direttamente con molti ragazzi. Pisapia ha riscontrato in generale “una maturità molto maggiore” rispetto ai coetanei della sua generazione, una circostanza che lo ha portato a rilanciare la proposta del diritto di voto ai sedicenni. Quartapelle ha concordato, i ragazzi “colgono la gravità del momento. La fase storica che stiamo vivendo richiede del resto alla politica una concretezza che è senza precedenti”.
Si è affrontata anche la questione delle necessarie caratteristiche di un politico di qualità. Per Fina “non esiste il politico, ma tante attività diverse che fanno riferimento all’attività politica. E’ importante tenere sempre conto che si fanno in squadra, la politica esiste attraverso l’attività relazionale”. Pisapia ritiene fondamentale unire “competenza, coraggio, ascolto, per far fare passi avanti alle cose in cui crede, ai progetti. Bisogna uscire dalla logica che politica è una cosa che si fa per se stessi”. Per Quartapelle la “politica è la più umana delle attività, ciascun politico la fa come ritiene. E’ bravo il politico che sa scegliere di che occuparsi”.
In un dialogo in cui si è affrontato l’argomento del rapporto tra giovani e politica era inevitabile affrontare il tema dei social. Pisapia ne riconosce le potenzialità, ma allo stesso tempo l’irrinunciabilità del contatto diretto: “Bisogna trovare un punto di equilibrio”. Quartapelle ha messo in guardia: “I social richiedono autenticità, ai ragazzi non serve nemmeno spiegarlo”. Fina ha sottolineato il valore della reputazione, “quel percorso fatto delle azioni della nostra vita che fa sì che chi lo vede ne parli, e che può diventare consenso. Va oltre l’approvazione immediata, i like”.
L’incontro si è chiuso con un’analisi del momento storico attuale. Pisapia ha messo in luce la reazione positiva dell’Unione europea, “sta dimostrando che è capace di concretezza. Il momento è delicato ma può essere rivoluzionario, in senso positivo. Lo vedremo nei prossimi mesi”. Ha ricordato anche la prossima iniziativa del Parlamento europeo, un anno di ascolto dei cittadini: “Non va sprecata”. Quartapelle vede “tante possibilità e tante insidie. La realtà sta avendo la meglio e chi la sa affrontare ne uscirà meglio degli altri. Di sicuro la politica ne risulterà cambiata. Riscontro poi in tutto il mondo la nascita e la forza di molti movimenti spontanei di popolo, con cui dovremo fare i conti”.