Pescara. “Sono rimasto favorevolmente colpito dalle parole che Mario Nispi Landi, presidente della sezione Abruzzo della Corte dei Conti, ha pronunziato stamane in occasione dell’Inaugurazione dell’anno giudiziario 2023”.
A parlare è l’onorevole Luciano D’Alfonso.
“Così come aveva già fatto in passato il presidente nazionale aggiunto Tommaso Miele, egli ha giustamente sottolineato che “una delle ragioni del ritardo nell’attività delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nella fornitura di beni e servizi e nella realizzazione delle opere pubbliche, sarebbe dovuta al timore di amministratori e funzionari di essere incriminati per abuso d’ufficio o di essere convenuti in giudizio per danno erariale. La paura della firma darebbe luogo ad una sorta di burocrazia difensiva alla base di inefficienze e ritardi nel raggiungimento degli obiettivi indicati nel PNRR”.
Ho sempre spronato dirigenti e funzionari degli enti da me diretti a superare il timore di validare gli atti. Le leggi devono diventare chiare e inequivocabili, coltivando la regola di deliberazioni normative autoapplicative e senza rinvii, utilizzando una scrittura immediata e senza necessità di interpretazioni bilanciate.
Le resistenze di alcuni nel dare vitalità giuridica ai documenti sono il cancro del nostro sistema: esse rallentano la Pubblica amministrazione e ne ostacolano la volontà decisionale, creando malcontento nei cittadini e pessima qualità dei servizi.
La guerra alla burocrazia difensiva è l’unica che possiamo permetterci in questo momento, per abbattere la pigrizia realizzativa e dare impulso agli obiettivi di crescita del Paese.
Le magistrature legittimate dalle innovazioni del nostro ordinamento devono ingrandire le esperienze di controllo cooperativo, poiché i ministeri ne dispongono mentre le autonomie locali NO.
La decisione pubblica è complessa sia a livello centrale che sui territori, e questo deve comportare identico fabbisogno collaborativo. Personalmente lavorerò per facilitare un intergruppo parlamentare per la leale collaborazione tra le istituzioni del nostro ordinamento, realizzando il più possibile attività di controllo preventivo e cooperativo da parte delle magistrature contabili e amministrative”.