Mutignano. Opere d’arte della cristianità tornano alle proprie “origini”: la Pala d’Altare raffigurante San Silvestro Papa – dopo 16 anni – è finalmente ricollocata all’interno della chiesta di Mutignano. A tal proposito, si è appena conclusa una grande celebrazione, che ha visto la partecipazione di varie personalità civili e religiose, tra cui il Comandante Provinciale Carabinieri di Teramo Colonnello Pasquale Saccone. “Eccellenza Reverendissima, Autorità, gentili cittadini, innanzitutto consentitemi di portare il saluto del Signor Generale, Paolo ACETO, Comandante della Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise”, il quale, per concomitanti impegni istituzionali, non può presenziare a questa solenne cerimonia”, ha affermato il Colonnello Saccone.
“Oggi è un giorno di festa assoluto per la comunità di Mutignano, che vede ricollocare in questa austera chiesa medioevale, la magnifica Pala d’Altare raffigurante San Silvestro Papa e quattro episodi rievocativi della sua vita”, prosegue il Colonnello. “L’opera, dell’artista Andrea Delitio, è definita, dagli storici dell’arte, una delle più alte espressioni artistiche rinascimentali dell’Italia centro-meridionale, mirabile sunto di scuola fiorentina e stile tardogotico. Un giorno che restituisce un chiaro messaggio di legalità dopo il fraudolento furto consumato, il 27 ottobre 2006 da malfattori senza scrupoli che asportarono i dipinti che oggi vediamo qui ricollocati nel loro splendore. Al riguardo, una menzione particolare meritano, per l’encomiabile operato, i Carabinieri della Stazione di Roma San Pietro, i quali, d’intesa con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, dopo complesse indagini, recuperarono, il 17 marzo 2016, all’interno di un’abitazione di un collezionista romano, quest’opera, fra i numerosi oggetti d’arte e beni archeologici, rinvenuti nell’ambito di quelle indagini tra Roma, Napoli e Milano”.
“L’Italia possiede il più vasto patrimonio culturale del mondo e il contrasto al fenomeno dello sciacallaggio e del traffico di opere d’arte costituisce uno dei nostri principali obiettivi istituzionali. Il particolare settore di tutela è affidato in via prioritaria ed esclusiva all’Arma con Decreto del Ministero dell’Interno del 12 febbraio 1992, successivamente novellato con Decreto del 2006, che, ha attribuito al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale la funzione di polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le Forze di Polizia. Il modello Arma, testé citato, è talmente funzionale e strutturato nelle sue professionalità che è stato adottato ed esportato anche in variegati contesti internazionali ove l’Arma viene chiamata per la formazione e la specializzazione delle polizie locali. Senza voler dimenticare la professionalità che questi Carabinieri hanno raggiunto nella messa in sicurezza del patrimonio culturale nei luoghi colpiti da calamità naturali, come sperimentato, purtroppo, di recente, nel territorio abruzzese a seguito dei sismi del 2009 e 2016. Oggi, dunque, siamo orgogliosi di restituire un’opera sicuramente preziosa dal punto di vista storico-artistico ma soprattutto capace di ridare a questa comunità un simbolo identitario di devozione ed appartenenza, che consolida il sentiment dei ricordi affettivi e, nel loro segno, il senso pieno di solidarietà civica e religiosa. Nel ringraziarvi per essere qui intervenuti, sento di poter assicurare che l’Arma, in generale, continuerà ad essere vigile sulla tutela di questo sentiment popolare, continuando a garantire in ogni parte del territorio nazionale il rispetto delle identità culturali e della memoria dei popoli”, conclude Saccone.
Fu rubata nel 2006, pala d’altare del XV secolo torna in chiesa a Pineto
SCHEDA ARTISTICA: