L’Aquila. Il Gesù bambino sarà, come sempre, uno degli ultimi nati in paese: protagoniste saranno anche le nuove mamme con i loro bimbi, in segno di speranza e vita che si rinnova. Si riempiranno di canti i vicoli, illuminati dalla fioca luce delle porte aperte delle cantine, delle botteghe, degli opifici artigiani e delle stalle. Tutto intorno il silenzio assorto del lago e delle montagne innevate. E’ la magia del presepe vivente di Villetta Barrea, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Organizzata dall’associazione culturale “Pietramara”, la 16esima edizione avrà inizio alle 17 di domenica, mentre la rappresentazione teatrale della natività è prevista intorno alle 18.
Oltre cento i figuranti, in abiti d’epoca, a rappresentare mestieri e talenti in parte scomparsi, in parte ancora vivi, e che in questo territorio resistono e si evolvono: il fabbro, il calzolaio, il funaro, il fornaio, il boscaiolo, il falegname, il barbiere, il sarto, la lavandaia, l’oste. La scena della Natività sarà allestita nella parte alta del borgo, che domina la valle Regis, e si specchia nel lago di Barrea. A interpretare il bambin Gesù sarà uno degli ultimi nati in paese, i suoi genitori rappresenteranno la Madonna e San Giuseppe. Gli altri neonati, quest’anno numerosi, sfileranno con la madre e il padre in adorazione, al seguito dei re Magi. Previsto anche un concerto itinerante del Trio Incanto, voci di donne dal mondo che attingono da un ricco e antico repertorio popolare.