Pescara. Questa mattina, nella sede della CGIL di Pescara, si è tenuta una conferenza stampa convocata da Massimo Di Giovanni, segretario della FP CGIL, e da Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità della CGIL Abruzzo e Molise. Presenti tra gli altri Andrea Sansò, rappresentante Associazione Carrozzine Determinate e Silvia Di Giosaffatte, responsabile ufficio di piano Ecad n. 16 metropolitano. Durante l’incontro sono state denunciate le criticità applicative del bando Home Care Premium (HCP) dell’INPS, definito “un passo indietro nella tutela dei diritti delle persone con disabilità grave e delle loro famiglie”.
UN BANDO CHE ESULA I SERVIZI FONDAMENTALI
Il bando HCP, rivolto a ex dipendenti pubblici o dipendenti pubblici contribuenti al Fondo Credito, dovrebbe garantire ai loro familiari di primo grado con disabilità gravissima e non autosufficienti un contributo economico per l’assunzione di un badante e l’accesso a servizi integrativi. Tuttavia, come evidenziato dai rappresentanti CGIL, l’INPS ha “smantellato l’offerta socioassistenziale” eliminando due pilastri fondamentali:
1. Il servizio di sollievo per caregiver e persone con disabilità, gestito da enti d’ambito e comuni;
2. L’invio di operatori sociosanitari nelle abitazioni, cruciale per supportare le famiglie.
A ciò si aggiunge la cancellazione di altri servizi vitali: l’accesso a centri diurni, strutture extradomiciliari, trasporto assistito e la fornitura di ausili per l’autonomia (come i pannoloni, spesso insufficienti e prima integrabili grazie al bando).
Un ulteriore problema denunciato riguarda i tempi di erogazione del contributo per l’assunzione del badante. L’INPS, infatti, versa la somma solo dopo tre mesi, costringendo le famiglie ad anticipare di tasca propria fino a 3.000-4.000 euro in un contesto già segnato da costi elevati e difficoltà economiche.
“Chiedere a chi vive situazioni di estremo bisogno di farsi carico di questi anticipi è inaccettabile”, ha dichiarato Massimo Di Giovanni. “Si rischia di escludere proprio chi ha più necessità, senza contare che questi servizi che non sono più erogati compromettono non solo la qualità di della vita di migliaia di persone con disabilità, ma colpiscono anche i livelli occupazionali. Osa e Oss rappresentano una risorsa indispensabile per il sistema di assistenza domiciliare, hanno offerto un contributo essenziale al benessere delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. L’esclusione di tali figure professionali dal nuovo bando HCP mette a rischio la continuità occupazionale di questi lavoratori”.
Claudio Ferrante ha sottolineato come le modifiche al bando tradiscono lo spirito originario della legge: “Non si tratta di semplici riduzioni economiche, ma della negazione di diritti costituzionali come la salute e l’assistenza. Con queste scelte, si abbandonano persone fragili e si scarica tutto sulle famiglie, già stremate”.
La CGIL chiede di:
· Reintrodurre i servizi socio-assistenziali/sanitari eliminati;
· Ripristinare l’erogazione mensile del contributo per i badanti;
· Garantire risposte tempestive ai bisogni essenziali, a partire dall’autonomia e dalla dignità delle persone con disabilità.
“Non resteremo a guardare mentre si demolisce il welfare – ha concluso Ferrante –. Continueremo a lottare perché nessuno sia lasciato indietro”.